Spettacolo Italia

Chiara Iezzi: le sofferenze dietro il successo di Paola e Chiara

Chiara Iezzi racconta il suo periodo più buio: crisi personali, solitudine e la scelta di dormire in ufficio per sopravvivere.

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Chiara Iezzi ha scelto di raccontarsi senza filtri, proprio come aveva fatto pochi giorni prima sua sorella Paola durante l’intervista a Belve con Francesca Fagnani. Stavolta è toccato a lei, ospite a La Volta Buona, ripercorrere uno dei capitoli più difficili della sua vita: il periodo successivo alla fine del sodalizio musicale con Paola. Dopo gli ultimi progetti condivisi, tra cui i sottovalutati Milleluci e Giungla, nel 2013 le due sorelle hanno preso strade separate, artisticamente e umanamente, restando lontane per anni fino alla tanto attesa reunion sul palco del Festival di Sanremo 2023. Tuttavia, gli anni di pausa non sono stati semplici per l’artista, la quale ha dichiarato:  “Io ho subito quella decisione, mi sono sentita persa. Ho fatto anche brutti pensieri, ho pensato alla morte. E a un certo punto ho dovuto accettare che non ce la facevo più, che stava succedendo qualcosa perché questi pensieri negativi erano strani per me. Io ero sempre stata vitale e quindi ho pensato che era ora di andare da una persona a farmi aiutare“.

Chiara Iezzi: “Ho avuto delle crisi personali”

Chiara Iezzi ha scelto di farsi intervistare a La Volta Buona, programma condotto su Ra1 da Caterina Balivo. La cantante ha rivelato di aver passato momenti bui dal punto di vista lavorativo e personale: “Io ho avuto delle crisi personali che mi hanno impedito di continuare a lavorare, proprio non potevo più andare avanti però ci ho messo anni a dirlo a Paola, perché io lo avevo elaborato già da un po’. Non ho mai pensato a questo come una crisi tra noi, non è mai stata in realtà una crisi familiare, era più una crisi professionale, uno scontro col mercato, perché noi proponevamo il nostro genere e qui eravamo comunque fedeli a noi stesse e ad un certo punto il mercato musicale non rispondeva a quella che era la nostra offerta musicale. E continuare a dare, dare, dare, dare e poi non succedeva nulla, era veramente estenuante e io ad un certo punto ho mollato. Poi il nostro lavoro è molto frenetico, imprevedibile, precario, perché non hai la certezza che una canzone possa andare bene, che il pubblico resti“. Mentre raccontava i periodi difficili che ha dovuto affronare, Chiara ha deciso di aprirsi ulteriormente, facendo discussioni molto intime: “Magari uno non vorrebbe dire troppe cose, però Paola durante Belve ha detto che in quel periodo cantava nei ristoranti e che era una cosa che la abbatteva molto, perché era un periodo di flessione del successo. Io stessa, per esempio, per evitare di pagare un affitto troppo costoso, ho vissuto in un ufficio. Dormivo in un ufficio che avevamo. Era difficile continuare a essere imprenditrici di noi stesse, a spendere soldi per produrre dei dischi, quindi questo fu anche il motivo per cui mi sono voluta fermare. Mi sono detta ‘qua si sta un po’ stringendo tutto e io non riesco ad affrontarlo‘”. Chiara Iezzi ha raccontato anche della diversa sensibilità che la separa dalla sorella Paola. Se quest’ultima – a detta sua – è sempre riuscita a mantenere uno spirito positivo, convinta che il peggio sarebbe presto passato, lei invece ha sentito il bisogno urgente di fermarsi. Un blocco emotivo e professionale, vissuto con sofferenza ma anche con la consapevolezza che fosse necessario per ritrovare sé stessa. Fortunatamente, quel periodo difficile oggi è solo un ricordo: le due sorelle non solo si sono ritrovate, ma sono tornate più forti che mai, pronte a condividere di nuovo palco, musica e vita.

Paola e Chiara

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