Attualità Capitanata

Caos vaccini antinfluenzali: il dott. Pasquale Conoscitore fa chiarezza

La campagna per la vaccinazione antinfluenzale quest’anno è cominciata già durante l’estate. In una circolare di giugno, il Ministero della Salute ne spiegava l’importanza evidenziando che, poiché i sintomi dell’influenza stagionale sono molto simili al Covid-19, con la vaccinazione è più facile per i medici la cosiddetta “diagnosi differenziale”.

Finché ci si è basati sulla teoria, è andato tutto bene. Quando poi si è passati alla pratica, è andato tutto in tilt. Molto eloquente il cartello esposto da una farmacia del centro di Manfredonia, dove, evidentemente incalzati da incessanti richieste, i titolari scrivono: “I vaccini non sono arrivati. Non sappiamo quando arriveranno, neanche ‘suppergiù’, neanche ‘più o meno’ e neanche ‘secondo te’…, ma prendiamo prenotazioni”.

Ma cos’è accaduto? Pasquale Conoscitore, segretario provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri, nonché revisore FIMP a livello nazionale e componente del comitato permanente regionale per la pediatria, spiega: “La Puglia è stata la prima regione in Italia a giugno a stipulare un contratto con una multinazionale del farmaco per l’acquisto di 1.800.000 dosi, che avrebbero dovuto essere consegnate in tre tranche: 28 settembre, 5 ottobre e 19 ottobre”.

“In realtà le dosi – continua Conoscitore – sono arrivate tardi. Prima tranche tra il 16 e il 18 ottobre, ma in quantità ridicola. Stessa quantità ridicola a fine ottobre. Da allora black out. La Regione Puglia ha cominciato a fare pressing sull’azienda farmaceutica affinché mantenesse gli accordi stipulati con il contratto. Poi venerdì scorso l’Assessore Regionale alla Salute ci ha mandato una lettera con allegata la lettera dell’azienda farmaceutica in cui c’era scritto che la stessa riusciva a dare circa 37mila dosi, adducendo diverse cause, tra cui l’aver avuto una grande richiesta”.

Effettivamente, mai come in questa occasione una ‘campagna’ ha funzionato efficacemente. Anzi, a quanto pare, anche troppo. La percentuale di persone che si vaccinano contro l’influenza stagionale è stabile da decenni, quest’anno però le regioni hanno raddoppiato ed in alcuni casi anche triplicato le richieste. Ovviamente, ciò non è accaduto solo per l’Italia, ma anche nel resto del mondo e, poiché produrre vaccini richiede mesi di tempo, le case farmaceutiche sono state pressate senza riuscire a soddisfare tutte le richieste.

“Non avere abbastanza dosi dall’azienda farmaceutica con cui erano state pattuite, ha mandato in crisi la Regione che si sta adoperando per reperire quanto più vaccino possibile da grossisti e produttori e temo che difficilmente ce la farà. Io stesso – evidenzia Conoscitore – per portare a termine la campagna vaccini antinfluenzale mi sono attivato esercitando tutte le azioni possibili, anche ad esempio reperendo dosi da qualche collega che ha vaccinato meno”.

“La Regione ha poche colpe, nessuna la ASL”, ha concluso Conoscitore.

Ma ciò che è accaduto in questa campagna vaccinale antinfluenzale, la cui importanza era ben nota da tempo alle stesse case farmaceutiche, potrebbe creare preoccupazioni su come sarà gestita a breve la campagna vaccinale contro il COVID-19. La Commissione europea ha già stretto accordi con tre case farmaceutiche per acquistare 1,1 miliardi di dosi di vaccino da distribuire equamente ai vari stati membri. L’auspicio è che le stesse siano già all’opera per evitare i problemi avuti con il ‘tradizionale’ vaccino antinfluenzale.

di Maria Teresa Valente

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Maria Teresa Valente

Giornalista pubblicista dal 2000 ed impiegata, esercita anche l’attività di mamma full time di due splendidi e vivacissimi bambini: Vanessa e Domenico. È nata e cresciuta a Manfredonia (FG), sulle rive dell’omonimo Golfo, nelle cui acque intinge quotidianamente la sua penna ed i suoi pensieri. Collabora con diverse testate ed ha diretto vari giornali di Capitanata, tra cui, per 10 anni, Manfredonia.net, il primo quotidiano on line del nord della Puglia. Laureata in Lettere Moderne con una tesi sull’immigrazione, ha conseguito un master in Comunicazione Politica ed è appassionata di storia. Per nove anni è stata responsabile dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Manfredonia. Ancora indecisa se un giorno vorrebbe rinascere nei panni di Oriana Fallaci o in quelli di Monica Bellucci, nel frattempo indossa con piacere i suoi comodissimi jeans, sorseggiando caffè nero bollente davanti alla tastiera, mentre scrive accompagnata dalla favolosa musica degli anni ‘70 e ‘80.

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