Auschwitz: il diritto di una memoria stampata nella mente perché è storia

Manfredonia / Auschwitz – SONO passati settantasette anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz – OGGI del 2022 . Eppure, nonostante il tanto tempo trascorso, l’orrore indicibile che si spalancò davanti agli occhi dei testimoni è tuttora presente davanti a noi, con il suo terribile impatto. Ci interroga e ci sgomenta ancora oggi. Perché Auschwitz ,non è soltanto lo sbocco inesorabile di un’ideologia folle e criminale e di un sistema di governo a essa ispirato. Auschwitz, evento drammaticamente reale, rimane, oltre la storia e il suo tempo, simbolo del male assoluto. Quel male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, appena se ne ripresentino le condizioni”.
Per questo la Gionata della memoria è importante, non solo per ricordare, non solo per non dimenticare, ma per conoscere. Perché “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare” e “le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre”. Perché è accaduto, tante – troppe – volte, non solo in Italia, ma anche in Italia…che tratta il popolo … nelle sue mani ,sporche di questo domani.