Anna Maria Galanti: la veggente, lo scherzo e il potere degli Antichi
Anna Maria Galanti, la cartomante-sensitiva italiana dovenuta virale per uno scherzo telefonico su una tv locale.

Nella Roma televisiva degli anni ’90 le notti erano popolate da maghi, veggenti e cartomanti che rispondevano in diretta alle telefonate dei telespettatori. Tra questi, un volto divenne simbolo di un’epoca ingenua e irripetibile: Anna Maria Galanti, la “sensitiva del potere degli Antichi”. In una delle sue trasmissioni su Europa TV, la Galanti si trovò al centro di uno degli scherzi più crudeli – e famosi – della storia della tv locale, trasformando la beffa in un momento di pura leggenda pop.
Lo scherzo in diretta
È notte fonda, le luci dello studio sono fredde, il telefono squilla. Dall’altra parte un giovane dice di chiamare per un consulto sentimentale: spiega di non riuscire a innamorarsi davvero e di sentirsi perso. La Galanti lo ascolta con tono materno, poi, tra un consiglio e l’altro, il ragazzo le chiede di incontrarsi di persona. Sembrava una conversazione come tante, finché non cala la maschera. Con voce irriverente e divertita, il finto innamorato pronuncia una frase destinata a restare nella storia: «Ci vediamo così mi fai un bel b****… sei una bo********!».
Per qualche istante cala il silenzio. La sensitiva lo fissa, come se potesse attraversare lo schermo. Poi abbassa lo sguardo, inspira e lentamente alza gli occhi: le pupille scompaiono, restano solo due globi bianchi, e la voce diventa un rantolo cavernoso. È l’inizio di uno dei momenti più inquietanti e teatrali mai trasmessi in diretta. Dopo un minuto di silenzio, la Galanti profetizza come una moderna sibilla in estasi:
«Non credo che starai bene d’ora in avanti, non lo credo l’abisso… cervello. Nel nome degli antichi tu hai osato. Avrai una possessione e la distruzione totale, e ciò che la tua lingua ha osato dire, il tuo ardire ti brucerà e ti condannerà nell’abisso. Tu hai varcato le sogn… le soglie del male e hai osato dire cose infame. Gli Antichi ti puniranno e il tuo grido… il tuo grido! Sarà sommerso completamente. Te lo posso giurare sulla mia vita, dato che tu hai osato toccare il sacro, e dì anche ai tuoi amici, che ti hanno fatto fare questa telefonata, che chi ha il potere degli antichi li comanda, e che ti posso anche visualizzare perché ho memorizzato la tua voce. Ti posso assicurare che le tue pene saranno molto amare… Amen!»
La scena descritta durò in pochi minuti, ma abbastanza per diventare immortale. Quella reazione, a metà tra trance, rito e minaccia, trasformò la cartomante in un fenomeno cult. Il video circolò per anni tra le VHS, poi approdò su YouTube, riscoperto da generazioni che ne fecero un simbolo del trash mistico italiano. La donna insultata e derisa era diventata un’eroina della televisione minore, una sacerdotessa del mistero capace di ribaltare la volgarità in potere scenico.
Oggi, a distanza di trent’anni, il nome di Anna Maria Galanti evoca quella notte di follia televisiva in cui il confine tra ridicolo e sacro si dissolse. Uno scherzo volgare finì per generare un momento irripetibile, dove una voce di donna seppe imporsi su tutto: sulla risata, sul peccato, sullo scherno. Perché nel nome degli Antichi, in fondo, la Galanti non ha mai smesso di essere ascoltata.
