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Agiamo: oggi l’unica strada per eliminare il pericolo Energas è convincere il Ministro Pichetto Fratin

AGIAMO: OGGI L’UNICA STRADA PER ELIMINARE DEFINITIVAMENTE IL PERICOLO
ENERGAS È CONVINCERE IL MINISTRO PICHETTO FRATIN.


Gli incontri sul tema Energas, come l’ultimo convocato daI Sindaco di Manfredonia, Gianni
Rotice, preoccupato dalla piega che, evidentemente, sta prendendo tale questione, male
non fanno, ma neanche producono risultati utili.


Le dichiarazioni di sostegno al “NO ENERGAS” da parte di tutti, anche di quei parlamentari
che neanche conoscono l’accaduto, le diamo per scontate, servono azioni concrete, però.
Come più volte hanno ribadito i nostri rappresentanti, On. Antonio Tasso e Massimiliano
Ritucci – rispettivamente deputato della XVIII legislatura ed ex consigliere comunale – allo
stato attuale, la risoluzione della vicenda è puramente politica e si basa sulla decisione del
Consiglio dei Ministri, che terrà in grande considerazione (come spesso accade in questi
casi) dell’opinione del Ministro del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza
Energetica), titolare del procedimento, Sen. Gilberto Pichetto Fratin (di appartenenza
Forza Italia, come l’attuale deputato di Manfredonia).


Sul piano tecnico il dott. Diamante Menale, presidente di Energas SpA, ha ottenuto tutte
le autorizzazioni, manca solo l’intesa Stato-Regione, perché il Presidente della Regione
Puglia, Michele Emiliano, mantenendo la parola data, ha comunicato la contrarietà
dell’Ente presieduto alla realizzazione del megadeposito, rifiutando l’intesa.


Pertanto, ci auguriamo che i parlamentari del territorio richiedano, urgentemente, un
incontro col Ministro Pichetto Fratin per ottenere il suo appoggio al respingimento della
richiesta di autorizzazione in sede di CdM e, contemporaneamente, informino tutti i ministri
in carica del volere della popolazione, contrario all’autorizzazione (come fece l’On. Tasso
nel corso del governo Draghi, prematuramente caduto, prima di poter discutere il
provvedimento).


A questa azione non possono e non devono sottrarsi i parlamentari di opposizione,
scaricando sull’attuale Governo tutta la responsabilità della procedura.
Giova ricordare che durante gli ultimi tre governi, quando l’On.Tasso – come detto, da solo

  • portava avanti azioni istituzionali ed incontri con i ministri per scongiurare l’approvazione
    del progetto Energas, i parlamentari del principale partito di governo non mossero un dito
    per arrivare ad una definitiva risoluzione della questione.
    Anzi, uno dei ministri più autorevoli di quegli esecutivi, consigliava ai suoi di tenere sopito il
    caso…Poi, in occasione delle elezioni del settembre 2022 fu chiaro il perché.
    Certo, in passato, prima che l’argomento Energas approdasse in CdM, c’era un modo per
    contrastarlo. Era di natura urbanistica, unica azione possibile di competenza comunale: Una
    variante al Piano Regolatore Generale (PRG) per riportare la zona D49 alla originaria
    destinazione agricola. Questo passaggio, a nostro parere, sarebbe ancora possibile oggi
    perché quell’area, per quanto a destinazione industriale, non è MAI stata interessata da
    insediamenti ed infrastrutture di quel tipo. Adesso, la variazione suggerita potrebbe
    costituire un tentativo concreto di ulteriore resistenza nel caso il CdM dovesse continuare a
    non decidere. I due rappresentanti regionali presenti all’ultima convocazione (Barone e
    Campo) potrebbero essere utili per velocizzare e completare in tempi brevi tale procedura
    in Regione.
    Attenzione, su questa partita si gioca la credibilità politica di tanti che hanno solo ‘auspicato’
    e mai ‘agito’ e che tentano la carta del populismo a danno della verità storica documentata.
    Associazione AgiAMO Manfredonia
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Comunicato Stampa

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