Politica Italia

Riccardi passa all’attacco: “Perchè Bordo e Campo non lasciano?” – Video

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

Torna a parlare dal palco del Teatro Comunale Lucio Dalla l’ex sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi soffermandosi, nella prima parte, sulla relazione antimafia e sui contenuti che, secondo l’ex primo cittadino, attaccano “senza prove concrete” la vecchia Amministrazione Comunale.

“Dovevo essere più coraggioso politicamente” è l’ammissione di Riccardi incalzato dal giornalista Pietro Paciello sulle responsabilità amministrative e sulla attività di vigilanza.

“Ma non c’è una vicenda che ha riguardato una gara d’appalto a Manfredonia dal 2010 al 2019 e tutti gli scioglimenti comunali per mafia hanno tali prove concrete a supporto” è il commento dell’ex sindaco che ha parlato di pesca, turismo, Gestione Tributi (“si doveva tenere in piedi per ragioni politiche a costi esorbitanti”) ed abusi edilizi (“Non avevamo i soldi per le demolizioni”).

“Il Comune di Manfredonia era in anticipazione di tesoreria dal 2007 per 10 milioni di euro” è stato un altro passaggio interessante.

Le parole più dure, politicamente, sono rivolte ai due ex colleghi di Partito Michele Bordo e Paolo Campo: “Perchè non lasciano, credono davvero di non avere colpe? Non ti puoi chiamare fuori essendo artefice di vicende importanti per la città. Come fanno a dire ‘ricostruiamo’, hanno perso la memoria? Le loro carriere sono più importanti delle teste di tutti”.

Riferimenti anche all’ex assessore Cascavilla (“Ma lo sa che hanno preso in riferimento gli anni in cui lui era un amministratore? Basta con la logica dico e non dico, che poi non si capisce niente”) ed al vescovo Moscone (“Il gregge ha bisogno di messaggi diversi, si ha la presunzione di essere schierati, quando bisogna guardare tutti allo stesso modo”).

“Avrò ancora un ruolo politico in questa città” chiude Angelo Riccardi.

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

Lascia un commento