Manfredonia

Ing. De Meo: “Manfredonia, un sogno tridimensionale al Secondo Piano di Zona”

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Ing. De Meo: “Manfredonia, un sogno tridimensionale al Secondo Piano di Zona”

Questa non è una semplice facciata, è un palcoscenico per un inganno sublime, un portale magico aperto nel cuore di un anonimo palazzo di periferia.

  • L’Illusione: L’edificio, con le sue finestre reali e i balconi, si squarcia in un’epifania di mattoni e roccia che si ritirano con forza, rivelando un mondo segreto oltre il muro. Non è un dipinto piatto, ma una voragine che ti risucchia con lo sguardo.
  • La Prospettiva: Quello che appare è un vicolo antico o un borgo marinaro, una visione di un’Italia nascosta e pittoresca. Si vedono gradoni che scendono, edifici colorati che si accalcano lungo una linea blu, forse il riflesso di un canale o del cielo.
  • Il Messaggio: L’opera urla la potenza dell’arte di rompere la monotonia e la banalità della vita urbana. Trasforma un blocco di cemento in un’apertura sulla fantasia, invitando chiunque passi a chiedersi: “Cosa c’è veramente dietro le apparenze? Quale bellezza è nascosta oltre il grigiore del quotidiano?” È una metafora visiva della speranza e dell’immaginazione che sfondano la realtà.

È un sogno tridimensionale che gioca con i nostri sensi, un lampo di poesia in un paesaggio ordinario.

Cosa ne pensate?

ing. Michelangelo De Meo

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