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Il Francavilla espugna il Miramare con un goal dell’ex Tedesco

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Il Francavilla espugna il Miramare con un goal dell’ex Tedesco

È la dura legge, quella del calcio che puntualmente trova conferma ed oggi si è avuto la dimostrazione pratica con il quella il goal dell’ex Emanuele Tedesco, abile a farsi trovare al posto giusto ed al momento giusto per siglare la rete con cui il Manfredonia Calcio è stato affossato e relegato a sei lunghezze dal Francavilla In Sinni.

Abilità tattica di Mr Nolè che evidentemente ha scommesso sulla voglia di riscatto dell’attaccante, tenendolo in campo per quasi tutta la partita, confidando sulla sua forza fisica nel fare coppia con Barone e nell’eventualità del goal che è poi arrivato.

Vittoria degli ospiti a consuntivo meritata per aver cercato la profondità con una manovra di gioco ragionata, verticale e finalizzata a trovare il goal.

Manfredonia assolutamente non pervenuto nella prima frazione di gioco e sino al goal segnato da Carbonaro al 21′ del st. Aritmeticamente, sono stati giocati, compresi i 3 di recupero del primo tempo, circa 65 minuti di nulla calcistico, con i giocatori incapaci di impensierire l’estremo difensore ospite con un decente tiro in porta.

È arrivata al 21′ st, la rete di Paolo Carbonaro, in macroscopico fuorigioco, con la terna che prima convalida e poi dopo un paio di minuti, rivede la decisione indicando ai locali il calcio di punizione indiretto, tra proteste vibranti. Il trio Carbonaro-Caputo-Iurilli conferiscono maggiore fluidità alla manovra di gioco, con qualche timido tentativo che non impensierisce più di tanto Iannacone si fa trovare sempre pronto e concentrato.

Al 38′ arriva il goal del Francavilla con Tedesco. Contropiede degli ospiti con Barone che mette in mezzo per Tedesco che batte Sapri e porta in vantaggio i suoi. L’utimo sussulto è una gran bordata di Calemme al 48′ respinta da Iannacone.

Dopo 10 minuti di recupero arriva il triplice fischio del direttore di gara a suggellare la vittoria del Francavilla. Una sconfitta pesante sulla quale alcune considerazioni si rendono assolutamente necessarie.

Il signor Paolo Carbonaro, unico terminale offensivo dinamico e capace di tenere tra i piedi il pallone non è giocatore che può essere risparmiato nella prima frazione di gioco per essere buttato nella mischia al secondo tempo, soprattutto se l’alternativa è rappresentata dal giovane lettone Puzirevskis con evidenti limiti tecnici e di conoscenza del difficile campionato di serie D.

Troppi gli esperimenti che probabilmente non hanno giovato al gruppo. Giovanni Castaldi, oggetto del desiderio di tante squadre e punto di riferimento della difesa relegato da due gare in panchina.

Del pari, Matteo Montinaro, uomo d’ordine del centrocampo anch’egli ormai “panchinaro” a tempo pieno e divenuto ormai secondo a Diambo che potrebbe anche giocare come mezz’ala di attacco, avendo gamba e polmoni da vendere.

Questo, nonostante i 12 avvicendamenti, è un organico importante ed assolutamente non inferiore agli organici di società che in classifica sono nella zona destra e lottano per la salvezza.

Se si dovesse continuare con questo andazzo lo spettro della retrocessione sarebbe più che concreto.

D’altronde lo dicono i dati statistici che segnano quasi tutte sconfitte negli scontri diretti per la salvezza.

È finito il tempo degli esperimenti e degli alibi. Senza un gioco propositivo da evidenziare non a sprazzi ma con continuità i risultati conditi da vittorie resteranno pure utopie.

Questo è un serio problema di competenza del Mr Franco Cinque cui spetta l’arduo compito di trovare le soluzioni tattiche e tecniche più consone al raggiungimento dell’obiettivo salvezza. Ci sono ancora dieci gare da disputare con cinque partite in trasferta di cui alcune proibitive ed altrettante casalinghe che devono essere assolutamente vinte per sperare nella salvezza, anche tramite la via dei playout. È finito il tempo degli alibi, delle responsabilità altri e delle interferenze esterne negative: repetita juvant.


Antonio Castriotta

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