Blocco delle assunzioni in Sanitaservice: rischi e incongruenze

In data 23 marzo 2023 il Dipartimento di promozione della Salute e l’Assessorato alla Sanità della Regione Puglia, hanno emanato l’ennesima nota, indirizzata ai Direttori Generali e (impropriamente) agli Amministratori Unici delle Sanitaservice regionali con la quale si impone il blocco delle assunzioni nelle stesse società in house.
La motivazione del blocco delle assunzioni è che la Regione Puglia, essendo in piano di rientro, “ …ai sensi dell’art.2 comma 80 della legge 191/2010 (Legge di bilancio annuale), per l’intera durata del piano di rientro, la regione è obbligata a rimuovere interventi .. che sono di ostacolo alla piena attuazione dello stesso piano..”
In pratica stanno addossando, alle società in house, tutte le colpe di un malgoverno della Sanità pugliese ritenendo, secondo loro, che le società in house siano un carrozzone da eliminare per gli sprechi e per la poca trasparenza nel suo operato.
E’ evidente che si ha poca memoria se si è dimenticata la storia del perché sono nate le società in house e dei benefici che le stesse hanno portato sia ai Lavoratori che agli stessi servizi di cui ne beneficiano i Cittadini Pugliesi.
Non è possibile che si sia dimenticato dei danni (economici e di immagine) che ha procurato, per oltre un ventennio, le esternalizzazione dei servizi che, spesso, venivano gestiti da comitati politici-affaristi- malavitosi con decine di inchieste della Magistratura e con Lavoratori tenuti alla stregua di schiavi.
Per quanto è di nostra conoscenza, nessun Amministratore Unico di queste società è mai stato indagato (tranne il primo amministratore della sanitaservice foggiana, dott. Di Biase che è uscito indenne da tutte le accuse, di chiara natura strumentale, che gli erano state addebitate).
E questo è un dato di fatto sotto gli occhi di tutti.
Tra l’altro rimaniamo perplessi, visto il piano di rientro, del perché mai la Regione Puglia non metta in campo tutta la sua forza in vista della prossima sentenza della Corte di Cassazione che dovrà decidere (dopo due alterne sentenze di I° grado e Appello) sul pagamento, o meno, dell’’IVA dovuta dalle società in house. Sentenza che se favorevole (e ne siamo fortemente convinti) darebbe l’opportunità, alle varie Direzioni Generali, di recuperare centinaia di milioni di euro.
Il blocco delle assunzioni ha, veramente, il sapore di una rivalsa da parte di quanti hanno, da sempre, fatto una guerra senza quartiere alle società in house, soprattutto se si pensa che tutte le Sanitaservice sono in sofferenza per carenza di personale e il che significa che i servizi non possono essere svolti in maniera idonea se non sovraccaricando, sino all’inverosimile, il lavoro dei dipendenti di queste società.
La dimostrazione è quanto sta succedendo, ad esempio, nel servizio CUP della Sanitaservice di Foggia dove viene imposto, per carenza di personale, la mobilità del personale per garantire il servizio , considerando che spesso alcuni sportelli sono chiusi (che soprattutto in questi ultimi tempi ne sono molti). Come del resto una grave carenza di personale lo si può notare nel servizio di ausiliariato e pulizie, dove sistematicamente vengono revocate ferie al personale oppure vengono assegnate giornate di ferie, durante i riposi o nei festivi (questo per non incorrere in sanzioni da parte degli istituti di vigilanza sul lavoro).
A Foggia, per ottimizzare il servizio di ausiliariato e pulizie, ci sarebbe bisogno di oltre 50 assunzioni.
Come USB abbiamo chiesto un incontro immediato sia al Dipartimento Salute che all’assessore alla Sanità affinché questo provvedimento venga ritirato e, soprattutto, non sia un primo tentativo, nemmeno tanto celato, per lo smantellamento delle sanita service e un ritorno ad un passato indecente.
Foggia, 28/03/2023 /l’esecutivo USB Foggia
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