Lavoro

Il trasporto merci su ferrovia si conferma asset strategico

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Il 2020 ha ribadito il ruolo decisivo svolto dalla logistica per la tenuta sociale ed economica del Paese durante il lockdown e, in questo ambito, il trasporto merci a mezzo ferrovia durante l’emergenza sanitaria si è confermato asset strategico per l’economia nazionale, garantendo sicurezza al comparto produttivo e manifatturiero.

E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale trasporti dell’Ufficio Studi di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Conftrasporto, che, a fronte di un crollo della mobilità dei passeggeri mediamente di quasi il 50%, evidenzia per il settore merci contrazioni più contenute, ma pur sempre eccezionali.

Le variazioni negative relative al trasporto merci, infatti, nel 2020 hanno registrato complessivamente un calo del 18,7%, con punte per il trasporto su gomma (-25,8%) e per quello aereo (-23,6%), mentre, come già accennato, ha tenuto la ferrovia (-7%).

“Questi dati” – ha dichiarato l’Amministratore Unico di Lotras, Armando de Girolamo – “nulla tolgono, purtroppo, alla grave crisi che sta interessando anche il comparto della logistica e pur tuttavia consentono di esprimere alcune considerazioni di prospettiva.

La prima riguarda i principi irrinunciabili di sicurezza e sostenibilità ambientale che devono portare i governi nazionale e regionali a porre in essere ogni iniziativa atta ad rendere strutturali gli incentivi per lo spostamento delle merci dalla strada e per  incrementare i flussi su rotaia; tale obiettivo, e vengo alla seconda considerazione, manterrà inalterato il ruolo di altri mezzi di trasporto tradizionali ai quali spetteranno i collegamenti di prossimità con la rete di zone ed attività industriali presenti su tutto il territorio nazionale, in uno con i rispettivi sistemi portuali, retroportuali ed interportuali,  a tutto beneficio della sicurezza dell’intera collettività e della qualità della vita degli stessi autotrasportatori”.

“La terza questione” – conclude de Girolamo – “riguarda la necessità di proseguire la cosiddetta cura del ferro, per recuperare il gap con altri Paesi europei ed intensificare una modalità di trasporto che durante l’emergenza sanitaria si è confermata di grande valenza per l’economia nazionale”. Va infatti ricordato che sin dal 2011 la Commissione Europea ha fissato l’obiettivo di trasferire, entro il 2030, il 30% del trasporto merci su ferrovia per arrivare ad una quota del 50 % entro il 2050. E ciò a conferma che l’intermodalità e multimodalità nel trasporto delle merci rappresentano sinergie non solo efficaci ma anche efficienti.

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