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Titan, arrivano le ultime navi. C’è tempo fino alle 13.18

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Per il Titan è questione di pochissime ore. Alle 13.18 italiane finirà definitivamente l’ossigeno. Nessuno sa dire ancora se le persone siano vive o morte, ma ad alimentare la speranza ci sono i suoni captati dai sonar di un aereo canadese. I suoni sono stati percepiti, forse perché Paul Henri Nargolet (ex capitano della marina francese) conosce sicuramente il protocollo di fare rumore ogni mezz’ora (per cinque minuti) per farsi notare dai radar, ma del sommergibile disperso da domenica nell’Atlantico non c’è ancora nessuna traccia.

Oramai, dunque, è una questione di ore, minuti, pochi secondi. La speranza c’è ancora, ma la possibilità di salvare i cinque passeggeri che erano andati a vedere il relitto del Titanic si esaurisce ogni minuto di più. L’operazione per individuare l’imbarcazione e tentare di riportarlo in superficie è entrata nella fase finale e decisiva. 

È un’operazione di ricerca e soccorso, dobbiamo per forza continuare a sperare. Dopo aver considerato tutti i fattori, a volte ti trovi nella posizione di dover fare una scelta difficile. Potremmo trovarci a quel punto, e allora ne discuteremo innanzitutto con le famiglie”, ha dichiarato ieri sera a Boston il capitano della guardia costiera Jamie Frederick. 

Sui suoni ci sono delle precisazioni. “C’è la possibilità che questi suoni siano umani. Però, ci sono molti suoni, anche di balene, navi di passaggio, quelle stesse navi usate ora per le ricerche. Anche gli aerei producono suoni che arrivano sott’acqua. Così gli aerei hanno lasciato cadere nell’oceano boe acustiche a un chilometro di distanza l’una dall’altra. Se più di una boa capta il rumore si può ottenere una localizzazione che di solito è grande quanto un campo da football. Questa localizzazione viene trasmessa al sistema di controllo di un ROR, un veicolo subacqueo che va in profondità”, ha spiegato al Corriere David Marquet, l’ex capitano della marina militare americana.

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