Una terza manfredoniana alla Camera: ripescata Francesca Troiano del M5S

Notizia dell’ultimo minuto, Francesca Troiano Manfredoniana , 32 anni. Titolo di studio: Psicologa Psicoterapeuta. Professione: Libero professionista del M5S, scatterà al posto di Giuseppe D’Ambrosio, già eletto col sistema uninominale, quindi sarà una Componente della Camera dei Deputati.
Ecco il Suo Curriculum:
Curriculum Vitae
Professione: Psicologa e Psicoterapeuta Libera Professionista
Titoli:Laurea Triennale in Psicologia dei Gruppi e delle Comunità conseguita presso l’Università G. d’Annunzio- Chieti;
Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute conseguita presso l’università G. d’Annunzio- Chieti;
Master Universitario di 2 livello in Psicodiagnostica e Valutazione Psicologica conseguito presso l’Università LUMSA- Roma;
Master in Terapia Strategica Familiare conseguito presso lo Studio Fiorenza- Casalecchio di Reno;
Diploma Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Breve Strategica conseguito presso lo Strategic Therapy Center- Research e Development, Training and Consulting Istitute- Arezzo.
Mi occupo del trattamento di disturbi fobico-ossessivi (attacchi di panico e disturbi ossessivi compulsivi), disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, vomiting, binge-eating), depressione, paranoia, disturbi del comportamento sessuale, disturbi legati all’abuso di internet e problemi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Dichiarazione di intenti
COSA
Mi piacerebbe mettere a disposizione la mia competenza professionale al servizio del benessere collettivo. Sono fermamente convinta che investire in salute sia non solo doveroso ma necessario all’intera collettività per un miglioramento complessivo delle condizioni di vita.
COME
Sviluppando e potenziando i servizi di cure primarie dall’intercettazione delle problematiche alla presa in carico dell’individuo, della coppia, della famiglia, e dei gruppi etc. Questo significa ri-pensare il concetto di salute totalmente. Non più affidato esclusivamente al farmaco (quindi sintomatico) ma che riguardi la completa guarigione dell’essere umano. Altro tema a me molto caro è quello della disabilità che mi piacerebbe portare avanti affrontando tematiche di vita concreta che riguardano persone affette da disabilità fisica e mentale e soprattutto i loro caregivers (coloro che si occupano di loro) facendo leva sulle risorse e non sui limiti di entrambi.
Ecco tutti gli eletti in Puglia:
Conteggi, quozienti, resti e sorprese. Le elaborazioni del ministero dell’Interno sono terminate. Ed ecco che arrivano i risultati del complicato sistema per l’assegnazione dei collegi plurinominali in Puglia, dopo le elezioni del 4 marzo. A partitre dalla Camera. Qui il Movimento 5 stelle ottiene altri 12 posti, dopo i 24 su 24 dell’uninominale.
A Montecitorio andranno Giuseppe Brescia, Angela Masi, Davide Galantino, Diego De Lorenzis, Veronica Giannone, Leonardo Donno, Giuseppe L’Abbate, Alessandra Ermellino, Giovanni Vianello, Marialuisa Faro, Giorgio Lovecchio e Francesca Troiano che scatterà al posto di Giuseppe D’Ambrosio, già eletto col sistema uninominale.
Fuori dal Parlamento Massimo Cassano: Forza Italia ne elegge 6 con Francesco Paolo Sisto, Elvira Savino, l’ex ministro Elio Vito, Mauro D’Attis, Vincenza Labriola, deputata uscente eletta la prima volta col M5s e poi passata, dopo varire peripezie, tra i forzisti e Annaelsa Tartaglione.
Nel Pd eletti solo i capilista, con Marco Lacarra, Francesco Boccia, Ubaldo Pagano e Michele Bordo. Due posti per la Lega (Rossano Sasso e Anna Rita Tateo). Uno ciascuno per Fratelli d’italia (Marcello Gemmato) e LeU (Rossella Muroni, pluricandidata in vari collegi del Paese, ma eletta solo in Puglia) nella cui squadra non riesce a entrare il penalista barese Michele Laforgia.
Curiosità anche per il Senato. Altri 6 per il M5s, con Alfonso Ciampolillo, Gisella Naturale, Vincenzo Garruti, Maurizio Buccarella (espulso dopo i rimborsi prima restituiti e poi ritirati), Daniela Donno e Cataldo Mininno, dentro al posto di Barbara Lezzi già eletta all’uninominale.
Tre senatori per Forza Italia che elegge Dario Damiani (al posto di Licia Ronzulli, eletta all’uninominale di Cantù), Luigi Vitali e Michele Boccardi e non, invece, Carmela Minuto. Assuntela Messina eDario Stefano sono gli eletti Pd, Roberto Marti per la Lega. Niente da fare quindi per Fratelli d’Italia, con Filippo Melchiorre e l’ex sindaco di Lecce, Paolo Perrone fuori da Palazzo Madama.
Fonte: Repubblica.it