Il taglio della brioche costa 10 centesimi: bufera digitale per il bar Audrey di Oderzo

Il taglio della brioche costa 10 centesimi: bufera digitale per il bar Audrey di Oderzo, in provincia di Treviso.
È scoppiata la polemica sui social per una brioche tagliata a metà. Tutto è partito da una recensione lasciata da una cliente del bar Audrey di Oderzo, che si è accorta, solo dopo essere rientrata a casa, di aver pagato un supplemento di 10 centesimi per il taglio della sua brioche. Nella recensione online, la donna ha definito l’addebito “brutal”, scatenando un’ondata di indignazione. Nel giro di poche ore, la vicenda si è trasformata in una bufera digitale e la pagina Google del bar è stata sommersa da recensioni negative, facendo crollare la media delle valutazioni da 4,5 a 3,5 stelle.
La replica del titolare: “Nessuna truffa, ma una scelta consapevole”
Il titolare del Bar Audrey, Massimiliano Viotto, ha difeso con orgoglio e consapevolezza la scelta del supplemento, respingendo l’accusa di truffa: “Non rinunciamo alle dimensioni delle nostre brioche artigianali, talmente grandi che da quando abbiamo aperto, nel 2017, tanti ci chiedono di dividerle a metà. Né rinunciamo a questo sovrapprezzo di 10 centesimi che abbiamo inserito nell’ultima settimana per necessità d’impresa. Se tutti da oggi chiedessero la brioches o la pizza divisa a metà e ci trovassimo costretti ad assumere una persona che lo faccia, pagata 1.500 euro al mese (stipendio minimo di ogni nostro collaboratore a tempo pieno, per altro) con altri 1.300 euro di contributi, quindi un costo totale di 2.800 euro al mese escluso il tfr, con un’incidenza giornaliera di cento euro per l’azienda, di quanto dovremmo aumentare secondo voi il costo del servizio di fronte a una spesa simile?”