Sicurezza sul Lavoro, cambia la formazione dei Preposti: intervista al Dott. Simone Di Marco (GDM S.R.L.)

Il 2025 ha portato un cambio di paradigma nella formazione per la Sicurezza nei luoghi di lavoro. Per comprenderne la portata, abbiamo incontrato il Dott. Simone Di Marco, responsabile della formazione di GDM S.R.L., realtà specializzata in Medicina del Lavoro, Sicurezza e Formazione aziendale. In questa intervista esclusiva, il Dott. Di Marco ci guida fra le principali novità del nuovo Accordo Stato-Regioni dedicato ai Preposti.
Dott. Di Marco, cosa rappresenta il nuovo accordo per la figura del Preposto?
“È una svolta attesa e necessaria. Dopo anni di normative parziali e spesso di difficile applicazione, il nuovo Accordo del 2025 introduce finalmente chiarezza e uniformità su un ruolo che, troppo spesso, è stato sottovalutato. I Preposti sono un presidio fondamentale per la Sicurezza nei luoghi di lavoro e ora la loro formazione diventa più strutturata, più intensa e più aderente alle responsabilità effettive che devono affrontare ogni giorno.”
Quali sono i cambiamenti più significativi introdotti per la formazione dei Preposti?
“Direi che i punti chiave sono principalmente quattro: la durata del corso, che passa da 8 a 12 ore, suddivise in moduli tematici che coprono aspetti giuridici, organizzativi, tecnici e relazionali; la modalità di erogazione, che non consente più l’e-learning asincrono: ora la formazione si fa in presenza o in videoconferenza sincrona, così come l’aggiornamento; la cadenza dell’aggiornamento, anticipata a ogni 2 anni con almeno 6 ore (prima era ogni 5); l’accesso vincolato: il corso Preposti si può seguire solo dopo aver concluso il percorso obbligatorio Lavoratori, sia nella parte generale che specifica.”
Dal punto di vista delle aziende, quali sono le implicazioni pratiche?
“Per le aziende il cambiamento più immediato è l’esigenza di pianificare con attenzione la formazione dei Preposti e, soprattutto, l’aggiornamento. Il periodo transitorio (fino al 24 maggio 2026) concede un margine, ma dopo quella data non sono più ammesse scorciatoie. Diventa fondamentale affidarsi a soggetti formatori accreditati, conservare tutta la documentazione per almeno dieci anni e garantire che la formazione avvenga durante l’orario di lavoro e senza costi per i Lavoratori.”
Cosa cambia per chi ha già svolto il corso Preposti in passato?
“Chi ha frequentato il corso da un periodo superiore a 2 anni rispetto alla data del 24 maggio 2025 deve provvedere a effettuare il corso di aggiornamento entro e non oltre il 24 maggio 2026; per i corsi più recenti, la scadenza resta biennale. Invito tutte le aziende a verificare le posizioni dei propri Preposti per non trovarsi fuori norma al termine del periodo transitorio.”
L’aggiornamento è davvero così stringente?
“Sì, e la scelta è tutt’altro che formale. Il legislatore ha voluto rafforzare la cultura della Sicurezza imponendo aggiornamenti regolari e specifici, tagliando fuori formule generiche o la semplice partecipazione a convegni. Il Preposto deve essere preparato non solo sulle regole, ma anche sulle dinamiche di comunicazione, gestione dei rischi e vigilanza concreta sulle attività dei Lavoratori.”
E per quanto riguarda le verifiche e la documentazione?
“L’accordo introduce una tracciabilità molto più rigorosa: registro presenze, verbale di verifica, fascicolo del corso da conservare dieci anni (ma consiglio di più), e una verifica finale con colloquio o test. Si tratta di strumenti che, se usati bene, possono diventare veri alleati nella prevenzione degli infortuni, non solo adempimenti burocratici.”
Che rischi corre chi non si adegua?
“Oltre al rischio di nullità degli attestati, in caso di incidente grave si rischiano responsabilità penali pesanti sia per il Datore di Lavoro che per i Preposti non formati o non aggiornati. Le sanzioni non sono più solo una minaccia teorica, ma una concreta possibilità che ogni azienda responsabile deve prevenire con investimenti seri sulla formazione.”
Un consiglio alle aziende che si trovano a gestire questa transizione?
“Il consiglio è uno solo: non aspettare. Bisogna fare subito una fotografia della situazione interna, individuare i Preposti (anche quelli “di fatto”, che spesso non hanno una nomina formale), verificare la scadenza dei corsi e pianificare il percorso di adeguamento. Noi come GDM S.R.L. affianchiamo le imprese proprio in questo: dalla consulenza iniziale fino all’erogazione della formazione più adatta al contesto produttivo.”
Ringraziamo il Dott. Simone Di Marco per la disponibilità e la chiarezza, e GDM S.R.L. per il costante lavoro a supporto della Sicurezza nei luoghi di lavoro.
Non resta che prendere atto che la Sicurezza, oggi più che mai, non è più una semplice pratica amministrativa: è una responsabilità concreta, quotidiana, e – in ultima analisi – un’occasione di crescita per tutta l’organizzazione. Perché una formazione vera, aggiornata e partecipata non è mai solo un obbligo di legge, ma la base di una cultura aziendale moderna e sostenibile.