Sport Manfredonia

Si chiude l’anno 2024: bilancio positivo per il Manfredonia Calcio

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Si chiude l’anno 2024: bilancio positivo per il Manfredonia Calcio

Tra poche ore andrà in “archivio” quest’anno e con esso la gloriosa ed esaltante stagione calcistica del Manfredonia Calcio, targata 2023/24.

Non v’è dubbio che sia stata condita da emozioni contrastanti, da un lato, la paura di una quasi scontata retrocessione paventata ad inizio campionato, nel settembre 2023 e dall’altra le vibranti emozioni del cuore per il raggiungimento della salvezza, ottenuta a quota 41 punti nell’ultima di campionato a Gravina.

Una autentica apoteosi per la tifoseria e per l’intera città di Manfredonia, giusto coronamento di sacrifici ed impegno profusi dalla società dietro le quinte e sul campo dalla intera dirigenza, con una particolare menzione per il Ds Livio Scuotto, infaticabile lavoratore e uomo della rivoluzione organico di fine agosto 2023 che in perfetta sinergia con Mr Franco Cinque ed il suo staff, composto dal suo secondo Matteo Di Staso, dal preparatore dei portieri Mr Daniele Ranieri e dal preparatore atletico Giuseppe Bianco, sono riusciti a raggiungere un obiettivo sul quale solo qualche folle e/o romantico visionario avrebbe scommesso.

Sulla scia di quella passata, la stagione calcistica 2024/25 è iniziata con largo anticipo partendo dalla riconferma del “Golden Tandem”: Scuotto-Cinque. Staff riconfermato in toto, con la sola eccezione di Mr Ranieri che, per onestà intellettuale, avrebbe meritato ampiamente la sua riconferma non fosse per altro di aver trasformato magicamente un portiere under di nome Genny Paduano da uno “zircone” in un gioiellino, capace con le sue determinanti parate, di regalare 8/10 punti al Manfredonia Calcio, essenziali a consuntivo punti per la salvezza .

Si parte con la riconferma dello zoccolo duro della passata stagione, quindi, Forte, Konate, Amabile, Giacobbe, Calemme, Carbonaro, Spina, Prencipe, si effettuano, giorno dopo giorno, tra l’entusiasmo generale della tifoseria rappresentata sui social per strada e nei bar, innesti di spessore, quali, il portiere Sapri e Wlasceanu, difensore Sepe, l’under 2005 talentuoso Porzio (premiato con Ascione in Campania), Venanzio, Coppola, Bayo Sarr e Fischetti, ed in avanti Bonicelli, Tedesco e Scaringella oltre che Cappellari e Coulibaly.

Organico apprezzato pubblicamente dalla quasi totalità degli addetti ai lavori (Allenatori Ds e Giornalisti) nonchè dai vari commentatori social seriali giornalieri, spesso umorali, (sfido a dimostrare il contrario), evidentemente sul criterio logico dei loro curriculum calcistici.

Dopo la sconfitta in coppa Italia contro il Gravina ed alla prima di campionato contro la corazzata la Virtus Francavilla, contro il Fasano arriva la vittoria e poi ancora due sconfitte, con la pausa Angri(sospesa in parità), quella in casa con il Matera ed un trasferta con l’Ugento, a seguito della quale, la Società decreta l’esonero di Mr Cinque.

È lo stesso patron Gianni Rotice al termine della gara di recupero contro l’Angri, terminata con un pareggio, a rassicurare pubblicamente i tifosi di star lavorando per individuare il nuovo allenatore e dopo qualche giorno, in effetti, arriva Mister Luigi Panarelli, con l’obiettivo richiesto allo stesso, di invertire il trend negativo di risultati. Sei le gare, sotto la guida Panarelli, con la squadra arricchita dal centrocampista Montinaro ed in avanti Bubas e Lamine.

Bilancio negativo, con un pareggio e cinque sconfitte, l’ultima maturata in casa contro Gravina per 1 a 2. Squadra contestata duramente a fine partita sotto la Gradinata Est con la società che comunicherà dopo qualche ora l’esonero tanto di Mr Panarelli che del Ds Livio Scuotto.

Comincia il tam tam di nomi per trovare i sostituti, si parlava di Giuliano Antonicelli come Ds e Raimondo Catalano come allenatore ma alla fine, se ne farà nulla, perché la società, decide di richiamare Mr Franco Cinque, forse precipitosamente esonerato, con il compito di ripetere l’ardua impresa della passata stagione: salvezza diretta.

Organico rimodulato, con l’arrivo tra i pali dell’over Antonino, in difesa il ritorno di De Luca, Gianfreda e Giampà in sostituzione di Konate e Spina.

A centrocampo Diambo per Amabile, in avanti Caputo e Gaetani in sostituzione di Tedesco e Scaringella. Otto i punti ottenuti nelle ultime sei gare, con due vittorie, due sconfitte e due pareggi e girone di andata chiuso con totali 13 punti in classifica, quindi, statisticamente, meno sette punti rispetto alla passata stagione, quando il Manfredonia chiuse il girone di andata a quota 20.

Rilevano per onestà intellettuale nell’analisi, le sei partite, guida Panarelli con un solo punto all’attivo, qualche rilevante torto arbitrale e qualche sconfitta che si poteva evitare con più accortezza tattica. Da domenica prossima, con il girone di ritorno, inizierà per tutte le squadre ma soprattutto per il Manfredonia, un “nuovo campionato”, con l’obiettivo dichiarato di raggiungera la salvezza.

Se il Fasano ed il Real Acerrana dovessero, malauguratamente, per il Manfredonia tenere il passo del girone di andata, la quota salvezza andrebbe oltre nel oltre la quota 40 punti.

Questo tradotto in cifre, significa che il Manfredonia dovrà disputare un girone di ritorno da play-off o quasi, dovendo realizzare più o meno 27 punti sperando che nel frattempo le due società menzionate e non solo, perdano terreno.

Alla ripresa il Manfredonia è atteso dalle prime due gare cruciali: Virtus Francavilla in casa e Fasano in trasferta. La salvezza dovrebbe essere ipoteticamente confezionata nelle gare casalinghe, con otto gare in casa e 24 punti a disposizione, soprattutto contro squadre alla portata.

Poi occorrebbe qualche vittoria o pareggio fuori casa ed il gioco sarebbe fatto. Teoricamente vi sarebbero le condizioni ma per la possibile concretizzazione umilmente formulo alcuni suggerimenti, solo per non sentirmi eventualmente in colpa, al termine di questa stagione per essere stato “colpevolmente”omissivo .

Servirebbe, come il pane, un attaccante di peso, per intenderci una prima punta d’area blasonata, leader e punto di un reparto offensivo costituito, allo stato, da sole “mezze punte” ed esterni d’attacco, con il precipuo compito di segnare, far segnare e fare salire la squadra.

Servirebbe l’innesto di qualche under di valore classe 2006 perché le insidie infortuni sono sempre in agguato.

Infine, credo non si possa continuare a prescindere dalla presenza tra i dirigenti tecnici della squadra della figura del Direttore Sportivo, fondamentale, nella gestione dei calciatori, dentro e fuori dal campo, in stretta sinergia con l’allenatore, come super visore del lavoro tecnico ed infine come trade union tra gli stessi, la società, lo staff e la tifoseria.

È stata questa sinergia propositiva e costruttiva tra tutte le componenti tecniche, soprattutto tra l’allenatore ed il Direttore Sportivo e non anche tra le componenti dirigenziali societarie che lo scorso anno ha consentito di raggiungere l’obiettivo salvezza. Con la nomina a Direttore Generale di Luca D’Errico, ufficializzata dalla Società, credo sia stata messa definitivamente la parola fine al “problema”. A Luca vanno i miei migliori auguri di un proficuo lavoro.

È stata un’annata memorabile che giunge a termine ed un’altra se ne apre, con la speranza che possa concludersi con il raggiungimento, per il secondo anno consecutivo della salvezza. Auguri e Forza Manfredonia.

✍️Antonio Castriotta

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