Scomparsa Kata, il padre: “L’hanno rapita, è stato pianificato tutto”
Nella storia di Kata, la bambina di cinque anni di origine peruviana scomparsa sabato scorso nelle vicinanze dell’hotel occupato Astor di Firenze, ieri è intervenuto per un appello anche suo padre, uscito dal carcere poche ore prima. “L’hanno rapita, è stato pianificato tutto. Non ci sono telecamere. Sanno cosa hanno fatto, loro. Non ho debiti, non ho problemi con nessuno. Io so quello che ho fatto ma l’ho fatto per la mia famiglia, questa è una prova di Dio. Sono sicuro che Kata è viva e che ritornerà”, ha dichiarato ieri Chicllo Romero, padre della bambina, alle telecamere di “Chi l’ha visto”.
Secondo il padre, dunque, la scomparsa della bambina sarebbe ricollegabile alla guerra fra gruppi rivali che si contendono un posto all’ex Astor. Il padre agli inquirenti avrebbe parlato di un vero e proprio racket per avere un posto in quell’ex hotel abbandonato.
“Aiutatemi a trovare mia figlia. Credo in Dio, so che la troverò. Non farò denuncia, ma riportatemi mia figlia. Sono venuto in Italia con la bambina che aveva sei mesi e dopo aver cercato una stanza a Firenze, Prato, Poggio, Caiano e Quarrata ho scoperto che in Italia è difficile affittare. Poi, grazie a Dio, ho trovato questo hotel grazie a un peruviano. Qui non paghiamo affitto. Abbiamo pagato solamente una volta, abbiamo comprato una stanza con mia moglie. Anche mio cognato ha preso una stanza. Poi ho portato mio babbo e mia madre. Ho comprato io le tre stanze, forse pensano che io abbia soldi”.
Gli investigatori, nel frattempo, continuano a seguire la pista del rapimento per fini ricattatori. Il fratello della bambina ha raccontato di due uomini che tenevano in mano alcuni palloncini che sarebbero comparsi all’improvviso sabato nel cortile dove giocava la bambina. Quegli uomini avrebbero attirato Kata chiedendogli dove fosse lo zio, il fratello di sua madre. Le telecamere riprendono Kata andare nel cortile dell’albergo per poi scomparire nel nulla.