Ronzulli strappa con la Meloni. “Non voto il reintegro dei medici NO VAX”
Sarà simbolica, ma la crepa aperta da Licia Ronzulli nella maggioranza di Giorgia Meloni avrà sicuramente ripercussioni politiche nel futuro. La capogruppo di Forza Italia al Senato, vicinissima a Silvio Berlusconi ed esclusa dalle liste dei ministri, ha anticipato che non voterà il provvedimento attraverso il quale il governo ha anticipato il reintegro dei medici no vax sul posto di lavoro.
Ronzulli, che nel periodo della pandemia si è molto battuta per i vaccini e l’obbligo vaccinale, ha motivato la sua decisione come un parere del tutto personale. È una sua battaglia, la sintesi della senatrice forzista. “Intervengo a titolo personale, non nascondendo un certo travaglio nel dover sottolineare l’unico aspetto che ritengo negativo di un provvedimento condivisibile sotto tutti gli altri punto di vista: l’aver inserito la tutela della salute pubblica in un decreto che tratta di giustizia”.
“La mia storia – ha continuato Ronzulli – e quella delle battaglie condotte da Forza Italia fin dall’inizio della pandemia, sempre in nome della scienza e della verità, meritano una riflessione. Siamo stati noi ad ispirare, con una mia proposta di legge, il decreto del governo Draghi in materia di obbligatorietà dei vaccini per gli operatori sanitari. È una battaglia che ho combattuto per la tutela della salute dei cittadini e per la sicurezza del servizio sanitario e che mi è costata incomprensioni e minacce”.
Per Ronzulli il trema è strettamente politico e legato alle politiche di sanità pubblica. Dopo una pandemia del genere, che non si è ancora conclusa e che ha causato tantissimi morti in Italia, reintegrare i sanitari non vaccinati è un pericoloso precedente. “Avallare oggi il reintegro del personale sanitario che non si è sottoposto a vaccinazione significherebbe creare un pericoloso precedente”, la chiosa finale della fedelissima berlusconiana.