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Recalcati sullo scontro a Casal Palocco: “Senza l’iPhone si sentono come bimbi appena svezzati”

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Lo scontro a Casal Palocco, che ha coinvolto un gruppo di Youtubers in un’incidente mortale che ha provocato la morte di un bambino di cinque anni, ha portato molti a fare riflessioni sul disagio giovanile. Nelle scorse ore è intervenuto in questo dibattito anche Massimo Recalcati, noto psicoanalista, docente allo Iulm di Milano e all’Università di Verona. Per Recalcati, volto televisivo noto e autore prolifico (i suoi due ultimi titoli sono “La luce delle stelle morte” e “A pugni chiusi”, per Feltrinelli), molto del disagio giovanile odierno è condizionato dal trauma della pandemia. 

“L’esperienza traumatica, collettiva, della pandemia, ha generato una diffusione ulteriore del disagio tra i giovani”, spiega Recalcati a Walter Veltroni per un’intervista al Corriere della Sera. “Le manifestazioni ricorrenti sono comportamenti autolesivi, una violenza anarchica, erratica, non ideologica, e poi somatizzazioni, attacchi di panico, disturbi dell’alimentazione. E soprattutto ritiro sociale”.

Il pericolo social secondo lo psicoanalista non ha potenziato i legami sociali, ma ha dematerializzato le amicizie, i rapporti fra i giovani. “Questa connessione non è reale ma virtuale, e uno dei grandi rischi oggi è proprio confondere il reale col virtuale. In psicanalisi si chiama allucinazione. L’uso dei social genera una dipendenza tossica: l’assenza di pausa, l’assenza di intervallo. Ne è un esempio drammatico l’episodio di Roma: un incidente stradale mortale provocato da una connessione continua di 50 ore dei ragazzi che l’hanno causato. Mentre si gioca nella realtà virtuale si toglie la vita ad un bambino nel mondo reale”.

L’iPhone, in questo nuovo mondo digitale e iperconnesso, diventa un prolungamento del nostro corpo e dell’esperienza quotidiana della nostra vita. “La dipendenza dall’oggetto è una forma di autismo, quindi il contrario della socialità. Soprattutto l’iPhone è diventato un oggetto primario. Il simbolo dell’oggetto primario in psicanalisi è il seno e l’attaccamento all’iPhone è un attaccamento regressivo primario. Se tu stacchi un ragazzo dal cellulare provochi una crisi di angoscia che può davvero evocare l’angoscia primaria, regressiva, del bambino svezzato dal seno”. 

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