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Raoul Casadei ritorna a Roseto Valfortore dove ebbe inizio la sua storia

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Raoul Casadei ritorna a Roseto Valfortore dove ebbe inizio la sua storia

Il 28 settembre sarà ricordato presso il Nuovo Parco Giochi dell’Edificio scolastico”

Raoul Casadei, conosciuto universalmente come il “Re del Liscio “, uomo simbolo delle balere, delle notti romagnole e dell’Italia intera, che, con la sua allegria, con l’amore per il mare e l’amicizia, sapeva trascinare le folle, suscitando tanto entusiasmo ed emozioni, ritorna simbolicamente a Roseto Valfortore, il bel borgo dei Monti Dauni, dopo aver insegnato tanti anni fa presso la locale scuola elementare.

Dopo la sua scomparsa, ci sono state molte iniziative per ricordarlo, come, ad esempio, intitolargli una strada, un edificio.   Al dolore e alla commozione, la famiglia Casadei ha saputo subito reagire, interpretando, soprattutto mediante suo figlio Mirko, quel ruolo importante che fu del papà Raoul. E’ con gli stessi sentimenti di affetto ed emozione che il popolo rosetano, mediante l’Amministrazione Comunale, vuole ricordare Raoul, con la intitolazione del Nuovo Parco Giochi dell’Edificio Scolastico.

La cerimonia avrà luogo il 28 settembre, e sarà presente Mirko Casadei, con la sua Orchestra.

Raoul Casadei all’inizio degli anni ‘60 arrivò a Roseto come maestro elementare, insieme ad altri suoi colleghi provenienti dal Nord. Naturalmente allora non poteva immaginare che proprio in questo bel Borgo del Subappennino Dauno era segnato il suo destino, si sarebbe realizzato il sogno della sua vita. Qui, infatti, ebbe inizio una bella “storia d’amore”, tra Raoul e Pina Sirgiovanni, una sua collega, che è durata ininterrottamente per oltre un sessantennio.

E qui proprio a Roseto formò il suo primo complesso musicale.
In quel periodo, Raoul fu uno dei maggiori protagonisti del “1° Festival Rosetano “, cui poi seguirono altre manifestazioni canore, come “Il Maggio Rosetano” e “La Sagra della Primavera”. Sin d’allora il giovane maestro dimostrava già le sue doti e il suo grande talento, che lo avrebbero fatto diventare poi tanto famoso e uno dei più celebri personaggi della musica folkloristica italiana. Raoul, una persona molto intelligente e pragmatica, seppe ben utilizzare il periodo trascorso a Roseto per approfondire le sue conoscenze musicali, tramandate da suo zio Secondo Casadei. Egli, quindi, riuscì ad inserirsi subito in un habitat a lui congeniale, un ambiente ricco di tradizioni musicali, di cui il popolo rosetano ha sempre conservato una particolare vocazione.

Ora che Raoul non è più tra noi, non ci resta che essere orgogliosi per la scelta di intitolargli un sito presso il Nuovo Parco Giochi. Così sarà ricordato, soprattutto dalle nuove generazioni, con il suo sorriso, con la sua allegria e con le note di “Ciao mare”, “Simpatia”, “Romagna mia” …, canzoni che ci hanno fatto compagnia per tanto tempo della nostra vita.

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Comunicato Stampa

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