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Prosegue la bagarre sulla Tari, Minoranza: “Votati aumenti”

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L’aumento delle tariffe dei rifiuti a Manfredonia, votato nell’ultimo Consiglio Comunale da una maggioranza miope ed arrogante, rischia di passare incredibilmente sotto silenzio.

A quanto pare la città si trova a pagare lo scotto di una gestione dell’ASE, Azienda Speciale Ecologica, che dopo il periodo commissariale va sicuramente rivista, ma su cui il sindaco e la sua giunta sembrano non avere alcuna voce in capitolo, pur essendo la stessa ASE una partecipata del Comune di Manfredonia al 100%.

L’assessora al Bilancio, Antonella Lauriola, ha fatto sapere che è stato fatto ‘soltanto’ un piccolo aumento che, ad esempio, per le famiglie numerose, come spiegato dalla stessa assessora, sarebbe al massimo di 30 euro.

Premesso che dopo le inspiegabili lievitazioni delle tariffe avute già negli ultimi due anni e visto anche il momento attuale, in cui le famiglie sono gravate dall’aumento dell’energia, delle materie prime e del costo della vita, aumentare la Tari anche di pochi euro vuol dire essere scollegati dalla realtà, siamo comunque convinti che considerare 30 euro soltanto un piccolo aumento per le famiglie numerose, vuol dire vivere su un altro pianeta.

In realtà, secondo gli stessi dati forniti dall’amministrazione nella delibera approvata dalla maggioranza in Consiglio, più aumentano i componenti del nucleo familiare e più aumentano le tariffe per il 2022, fino ad arrivare anche a somme maggiori di circa 60 euro rispetto allo scorso anno.

Certo, siamo ben consapevoli che per le famiglie in difficoltà sono previste agevolazioni statali per la TARI legate all’emergenza Covid, ma i contributi sono una tantum, mentre gli aumenti resteranno per sempre e, con buona probabilità, nei prossimi anni se ne potrebbero aggiungere altri. Basti pensare all’addizionale del 20% che allo stato attuale pende come una spada di Damocle per non aver raggiunto nel 2021 il risultato del 65% sulla raccolta differenziata!

I nostri amministratori hanno sicuramente ereditato una gravosa situazione di cui non sono artefici, ma ne diventano complici se, senza battere ciglio, approvano gli aumenti in Consiglio e non si preoccupano nemmeno di rivedere le tariffe. E a fare le spese di questa incredibile superficialità è purtroppo la cittadinanza.

I consiglieri di Minoranza

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