Fede e religione

“Padre Pio e il digiuno e il suo delizioso profumo inspiegabile “

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Padre Pio era un padre tenero ed affettuoso, che non voleva che i suoi discepoli facessero penitenza lui presente, non desiderava affatto che i suoi figli e le sue figlie spirituali digiunassero, perché non voleva vedere soffrire i suoi figli, ma che godessero buona salute, in quanto questa, diceva è “dono di Dio” .

Quello che consigliava alle figlie spirituali, che gli dicevano di voler praticare delle opere particolari di mortificazione, era di saper accettare le prove spirituali. In particolare esortava Margherita Tresca a sopportare con pazienza le tribolazioni a cui il Signore la sottoponeva con le seguenti parole: “Umiliatevi sotto la potente mano di Dio accettando con sottomissione e con pazienza le tribolazioni che egli vi manda, affinché vi possa egli esaltare nel tempo della vita col darvi la sua grazia. Spesso richiedeva alle sue figlie spirituali la preghiera che lo assistessero nelle sue “straordinarie mortificazioni“, poi le esortava a praticare i “santi fioretti” e ad offrire i mali fisici. Dopo la santa confessione suggeriva di recitare sempre 7 Gloria in onore di San Michele e chiedeva che pregassero per lui l’Arcangelo.

Anche nei suoi programmi di vita spirituale e ascetica non consigliava mai penitenze straordinarie. Padre Pio per principio non approvava, anche nelle pratiche di pietà, le lungaggini, gli eccessi e le sovrapposizioni di vari esercizi; come non approvava le penitenze straordinarie. Diceva che: “le cose ce le manda il Signore; non è necessario che ce le costruiamo noi”

di Claudio Castriotta

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