Paolo Di Nunno, ex numero uno del Lecco, nuovo presidente onorario del Canosa Calcio

Paolo Di Nunno, ex numero uno del Lecco, nuovo presidente onorario del Canosa Calcio
E’ con grande entusiasmo e soddisfazione che il presidente del Canosa Calcio 1948, Alessandro Di Nunno, è lieto di annunciare un nuovo ingresso di società, quello dell’imprenditore canosino Paolo Di Nunno nelle vesti di presidente onorario. Si allarga, quindi, la famiglia dei “Di Nunno” nella compagine rossoblù, un cognome da sempre legato a questi colori che ne rafforza adesso il legame.
Fondatore di una delle società più importanti operanti nel settore della produzione di apparecchi e hardware di gioco, Paolo Di Nunno ha fatto della passione e dell’istinto le sue caratteristiche principali nel mondo del calcio. Già Presidente del Canosa nell’allora Campionato Interregionale dal 1983 al 1986, è sua la firma sulla storica promozione del Lecco in Serie B dopo ben 50 anni. Rilevata nel giugno del 2017, la società non navigava in acque tranquille. Nell’arco di un anno ecco arrivare la promozione in Serie C, al termine di una stagione dominata in Serie D vedi i 27 punti di distacco dalla seconda in graduatoria. Poi, nei play-off nazionali di Serie C della stagione 2022/2023, la splendida cavalcata fino alla finale contro il Foggia, sconfitto nel doppio confronto che è valsa la promozione in cadetteria. Strano caso del destino, fu proprio il 2023 l’anno che segnò l’inizio della presidenza dell’attuale numero uno canosino Alessandro Di Nunno. Presidente del Seregno dal 2013 al 2017, Paolo Di Nunno si è reso recentemente protagonista di un altro salto di categoria, questa volta con la Baranzatese, condotta in Eccellenza per la prima volta nella sua storia.
«L’ingresso in società di Paolo Di Nunno – spiega il presidente Alessandro Di Nunno – rappresenta l’ennesimo passo di un percorso di crescita avviato in questi anni. Il suo supporto, carisma, esperienza saranno utili a tutto il direttivo, staff e giocatori, sicuri di poter contare su un imprenditore che si è fatto da solo, dopo tanto lavoro e sacrifici. Averlo al mio fianco non può che essere un grande onore. Bentornato nella famiglia rossoblù presidente!».