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Pagelle Sanremo 2024. Le pagelle della prima serata

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Dai conduttori alle canzoni, ecco le pagelle della prima serata di Sanremo 2024.

AMADEUS, UNA GARANZIA. VOTO 10

Al suo quinto mandato da conduttore e direttore artistico, Amadeus batte se stesso, registrando il 65,1% di share. Si tratta dello share più alto raggiunto da Sanremo dal 1995. Il suo savoir-fare è una certezza, come le sue giacche sbrilluccicose e il suo papillion. Se il filosofo illuminista Immanuel Kant, avesse guardato Sanremo, avrebbe detto “Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente: il cielo stellato sopra di me e le giacche di Amadeus”. Le sue giacche brillano, lui no. Incarna appieno l’Everyman ed è questo di lui che conquista.

DOVE C’E’ AMA, C’E’ CIURI. VOTO 7

Fiorello è la sua metà, il suo asso nella manica. Senza di lui Amadeus non sarebbe Amadeus, Fiorello non sarebbe Fiorello e Sanremo non riscuoterebbe il successo degli ultimi anni. La coppia scoppia!

MARCO MENGONI, DISILVOLTO, FRIZZANTE E SPASSOSO. VOTO 9

Marco Mengoni da vincitore dell’ultimo Festival con il brano “Due vite”, torna sul palco dell’Ariston come spalla destra di Amadeus. E’ stato proprio lui a dare il via alla prima serata della 74^ edizione del Festival della canzone italiana. Disinvolto, frizzante e spassoso, una rivelazione. Per un attimo abbandona i panni dello showman e con il suo medley infiamma il palco con la forza della sua voce e la bellezza della sua musica.

ZLATAN IBRAHIMOVIC, UNA SORPRESA CHE NON HA SORPRESO. VOTO NON CLASSIFICATO

Zlatan Ibrahimovic, a sorpresa, è il primo ospite della serata. Quale sorpresa? L’ex calciatore svedese era già stato ospite a Sanremo nel 2021, perché di nuovo?

Passati in rassegna conduttori e ospiti, andiamo alle pagelle delle canzoni in gara a Sanremo 2024.

CLARA, UN DIAMANTE GREZZO MA PROMETTE BENE. VOTO 6

Clara, dal successo di Mare fuori all’apertura della 74^ edizione del Festival della canzone italiana. E’ tra le più giovani degli artisti in gara, esitante prima della sua esibizione, ma elegantissima nel suo abito in silhouette asimmetrica, è il diamante grezzo che promette bene.

SANGIOVANNI, STAVOLTA NON VOLANO FARFALLE. VOTO 5

Sangiovanni, per la seconda volta al Festival, ma questa volta “non volano farfalle”. Appare sottotono e ha bisogno di un consulente di armocromia. Conoscendo la sua penna e la musicalità delle canzoni, gli diamo una seconda chance? Sangio non deluderci.

FIORELLA MANNOIA, STRAORDINARIA. VOTO 9

Fiorella Mannoia arriva sul palco in abito bianco, a piedi nudi e con un brano che attraverso l’evocazione di immagini audaci, celebra la forza e la poliedricità della donna. La sua immagine e la sua voce sembrano congelate nel tempo. Il ritmo spagnoleggiante e le parole restano incastonate nell’anima già dal primo ascolto. La canzone vuole essere un inno al coraggio, alla libertà e all’autoaffermazione della donna e ci riesce appieno!

RENGA E NEK C’HANNO PROVATO. VOTO 4

Renga e Nek c’hanno provato ma Sanremo non è più ciò che era un tempo e forse è giusto che sia così.

LA SAD, AUTODISTRUTTIVI MA TROPPO APPARISCENTI. VOTO 7

La Sad è tra i gruppi più appariscenti di questo Sanremo: creste colorate e outfit discutibili. Il look non lascia indifferenti, ma neppure le crudeli parole del loro brano. Hanno portato sul palco dell’Ariston la voce dei più giovani e il loro trascurato disagio. Il suicidio non è un tabù.

ALESSANDRA AMOROSO, METTE A NUDO LE SUE VULNESABILITA’ CON VERITA’. VOTO 9

La cantante di Salentina debutta a Sanremo con “Fino a qui”. Il testo affronta tematiche profonde legate alle sfide della vita e la resilienza dell’essere umano. Indossa con sobrietà il dolore provocatole dall’odio social. Mette a nudo se stessa e le sue vulnerabilità con incredibile verità.

ALFA, QUESTA VOLTA NON E’ BELLISSIMISSIMA. VOTO 5

“Vai” Non è bellissimissima come l’omonima canzone ma con il Festival ha avuto la possibilità di farsi conoscere anche dal grande pubblico. Vai Alfa, non fermarti!

IRAMA, NON DELUDE NEPPURE QUESTA VOLTA. VOTO 8

Per Irama è la quarta partecipazione al Festival di Sanremo (di cui una in DAD in quanto positivo al Covid-19). Il cantante, con la sua voce graffiante non delude neppure questa volta.

NEGRAMARO, BRANO CON UN’IDENTITA’ BEN DEFINITA MA NULLA DI PIU’. VOTO 6

I Negramaro sfoggiano sul palco esperienza e maestria. Il brano non travolge, è un brano già sentito, un brano in perfetto stile Sangiorgi. Sicuramente ha un’identità ben definita, ma nulla di più.

ANNALISA, MUSICALE MA SINCERAMENTE POTEVA FARE DI MEGLIO. VOTO 7

Annalisa in culotte e autoreggenti, sensuale ma mai volgare. Il brano orecchiabile, ma sinceramente poteva fare di meglio.

DIODATO, SARA’ PER IL PROSSIMO ASCOLTO. VOTO SOSPESO

Diodato poetico e raffinato, ma non ha fatto abbastanza rumore. Sarà per il prossimo ascolto.

LOREDANA BERTE’, UNICA E INDISCUSSA REGINA. VOTO 10

Loredana Berté mette d’accordo giuria della sala stampa, tv e web. La sua canzone è un grido alla libertà, uno straordinario inno all’amor proprio, il suo look iconico come la sua personalità. Si riconferma l’unica e indiscussa regina del rock italiano.

THE KOLORS, NUOVO TORMENTONE. VOTO 8

Indovinate quale sarà il tormentone dell’estate 2024? E perché proprio “Un ragazzo, una ragazza” dei The Kolors? Questa non è Ibiza, ma funziona uguale.

GHALI, POSSIBILE VINCITORE DEL SANREMO SOCIALE. VOTO 9

L’outfit valorizza la sua fisicità verticale e il ritornello è già una hit. Ghali con “Casa mia” porta sul palco dell’Ariston temi sociali importanti. “Siamo tutti zombie col telefono in mano. Sogni che si perdono in mare. Figli di un deserto lontano. Zitti non ne posso parlare. Ai miei figli cosa dirò. Benvenuti nel Truman Show”. Potrebbe essere il vincitore del Sanremo sociale.

MANNINI, DI SPETTACOLARE C’E’ SOLO IL TITOLO. VOTO 5

La canzone non è spettacolare come dice il titolo, ma l’umiltà con cui è arrivato sul palco è una rarità in questi tempi.

MAHMOOD, TESTO NON PERVENUTO. VOTO SOSPESO

Con “Soldi” nel 2019 e con “Brividi” nel 2022 non c’erano dubbi, quest’anno ai dubbi si aggiunge la confusione del testo. Mengoni l’anno scorso cantava “Qui non arriva la musica”, qui non arrivano le parole. Sicuramente è un pezzo orecchiabile e potrebbe essere un bel pezzo se solo si riuscissero a capire le parole.

I RICCHI E POVERI, FARA’ FURORE? INTANTO VOTO 8

“Ma non tutta la vita” è il titolo del brano dei Ricchi e poveri. Un ritornello orecchiabile da cantare al mattino sotto la doccia o mentre prepari i pancake per la colazione. Potrebbe diventare la nuova “Mille” di Orietta Berti e Fedez o fare “furore” come il pezzo che hanno portato Paola e Chiara l’anno scorso a Sanremo. Hanno puntato sull’ironia e ci hanno fatto divertire.

MR. RAIN, UNA CAREZZA. VOTO 8

La canzone è una carezza, delicata proprio come il suo modo di interpretarla. Al posto dei bambini le altalene, ma questa volta forse funzionerà meno. Ad ogni modo resta una bella canzone che lascia una bella sensazione.

ANGELINA MANGO, NON HAI ANNOIATO AFFATTO. VOTO 9.

Briosa, fresca e travolgente, Angelina Mango è nata per fare questo mestiere e non è merito del cognome che porta, e nemmeno di Maria de Filippi, ma del suo talento e della maestria con cui si muove sul palco. Look stravagante e sbarazzino come la sua personalità. Nonostante la giovanissima età appare sicura di sé sul palco. Il brano unisce le sonorità partenopee ad un retrogusto spagnoleggiante, ed echeggia la condizione umana in un equilibrio precario tra la realtà caotica e imprevedibile e la noia.

ROSA VILLAIN, UNA BELLA RIVELAZIONE. VOTO 7

Debutta a Sanremo nel suo abito floreale, raffinata ed elegante. Il brano combina le due anime dell’artista, una più malinconica e l’altra più grintosa. Una bella rivelazione.

IL TRE, NON DOVEVA CANTARE ALLE 2 DI NOTTE. VOTO SOSPESO

La sua canzone parla di salute mentale e non doveva essere presentata alle 2 di notte. Giudizio sospeso.

EMMA, BEL TESTO MA NIENTE DI PIU’. VOTO 6

Emma sensualissima, porta sul palco un look total black audace, del suo brano però non possiamo dire la stessa cosa. E’ una canzone che parla d’amore, come la maggior parte delle sue canzoni, ha un bel testo, ma niente di più.

GAZZELLE, NON E’ “TUTTO QUI”. VOTO 8

Una canzone da ascoltare ad occhi chiusi per lasciarsi trasportare dal flusso delle immagini e dalla melodia. Non è “Tutto qui”.

DARGEN D’AMICO, TRAVOLGE COME L’ONDA ALTA. VOTO 8.

Dargen D’amico porta sul palco l’attualità scottante dei naufragi dei migranti e della guerra in Medio Oriente. Il suo outfit ha un significato profondamente amaro e nello stesso tempo chiaro. Potrebbe contendersi con Ghali lo scettro del “Sanremo sociale”.

GEOLIER, PERFETTA COLONNA SONORA PER TIKTOK. VOTO 6

Il napoletano non è un dialetto ma una lingua, riconosciuta dal Patrimonio dell’Unesco. Portare sul palco dell’Ariston una canzone interamente in napoletano è motivo di orgoglio per i Napoletani e per tutti gli italiani. Andare all’Eurovision con una canzone napoletana sarebbe fare la storia. La canzone di Geolier più che da Eurovision, è perfetta come colonna sonora dei TikTok su cui diventerà virale.

IL VOLO, UN CAPOLAVORO. VOTO 10

Il Volo porta sul palco un brano che parla di speranza, di bellezza e di amore universale. Con le loro voci intense e la loro potenza scenica accendono l’Ariston.

BIGMAMA, BEL TESTO, MENO LA PERFORMANCE. VOTO 7

La giovanissima rapper campana gareggia al Festival di Sanremo con una canzone che parla del suo riscatto personale. Bello il testo, ma non abbastanza rabbiosa e grintosa come ci aspettavamo.

I SANTI FRANCESI, L’AMORE IN BOCCA” AVRA’ LA STESSA FORTUNA DELLE PATATINE FRITTE E DELLA NUTELLA? VOTO 7

La canzone è nata da un errore, come le patatine fritte e la nutella. Magari “L’amore in bocca” avrà la stessa fortuna.

BNKR 44, ACERBI MA CON LO SPIRITO GIUSTO. VOTO 4

Dal podio di Sanremo Giovani all’Ariston, i Bnkr 44 raccontano la vita di provincia con un sentimento di rivalsa. Sono ancora acerbi e hanno tanta strada da fare, ma la volontà e lo spirito sono quelli giusti.

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Lucia Pia Caputo

Classe ‘98, pugliese di origini ma emiliana di adozione. Laureata in Lettere, specializzanda in Filologia, Letteratura e tradizione classica. Innamorata della paleografia Latina. Aspirante docente e food e content creator. Ho esperienze pregresse nel mondo dell’editoria. Nel tempo libero organizzo e modero eventi. Da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione. Scrivo per liberarmi del superfluo.

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