Non è un Natale di pace in Ucraina. Zelensky: “Non aspetteremo il miracolo, lo creeremo noi”
Non è un Natale sereno, accogliente e caldo per tutti quest’anno. Non sarà un Natale di pace per l’Ucraina. Il Paese, colpito duramente dall’attacco della Russia, si trova a celebrare il primo Natale in un teatro di guerra, distruzione e morte. Questo, però, potrebbe essere il primo Natale di una lunga serie di altre festività che gli ucraini dovranno festeggiare in condizioni difficili.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video di auguri diffuso sui suoi canali social ha augurato ai suoi connazionali un messaggio di speranza. “Qualcuno oggi vedrà la prima stella nel cielo sopra Bakhmut, Rubizhny, Kreminna. Lungo migliaia di chilometri sulla linea del fronte. Qualcuno la vedrà attraverso i fori nel tetto distrutto dai proiettili della sua stessa casa“, ha detto il presidente ucraino. “Qualcuno celebrerà le feste in casa di altre persone, di estranei, case di ucraini che danno un rifugio ad altri ucraini”.
Anche se molti ucraini sono di fede ortodossa e, dunque, festeggeranno il Natale il 6 e il 7 gennaio, tanti altri oggi celebreranno il Natale insieme a tutti gli altri cristiani del mondo. “Qualcuno passerà il Natale da prigioniero, ma ricordiamogli che ci saremo per il nostro popolo, restituiremo la libertà a tutti gli uomini e le donne ucraine. Ovunque saremo oggi, saremo insieme. Esprimeremo un desiderio e sentiremo gioia. Sorridiamo, la differenza è una sola: non aspetteremo che accada un miracolo. Lo creeremo noi stessi”.
Zelensky, poi, ha parlato della guerra e del conflitto in corso con la Russia. Nonostante l’apertura di Putin, la Russia continua a bombardare e uccidere. “Uno Stato terrorista continua a bombardare la popolazione civile. Il centro di Kherson non è un obiettivo militare. Questa non è guerra secondo le regole, è terrorismo. Uccidono per intimidire e per il piacere di farlo. Il mondo deve vedere e capire con il male assoluto contro cui stiamo combattendo”.