Politica Manfredonia

Nomina La Torre, Di Staso: “Vanno in ‘porto’ gli interessi dell’Amministrazione La Marca”

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

Nomina La Torre, Di Staso: “Vanno in ‘porto’ gli interessi dell’Amministrazione La Marca”

La nostra comunità sta vivendo giorni di ansia e di rabbia per quanto accaduto lo scorso 5 luglio allorquando la condotta fognaria dell’AQP ha ceduto di botto, dopo “ataviche” avvisaglie, all’incedere del tempo inondando la nostra amata terra di liquami.

Tutti siamo presi dall’apprensione nel vedere la nostra economia del mare essere stata violentata ed umiliata dalla ignoranza dei risaputi problemi del nostro sistema fognario il cui servizio risulta essere lautamente pagato dai canoni che regolarmente corrispondiamo all’Ente di gestione barese.

Quando tutti siamo giustamente presi dall’evolversi di tale drammatica situazione in cui l’amministrazione fa bella mostra della sua infinita misericordia nei confronti dell’AQP, ecco che viene pubblicato zitto zitto il decreto con cui il Sindaco provvede a nominare il componente del Comitato di Gestione dell’AdSP MAM.

Questa sigla, per i comuni mortali che non amano il sudoku ministeriale, corrisponde al nuovo nome dell’Autorità Portuale: per intendersi in parole povere l’ente governativo che gestisce anche il porto alti fondali di Manfredonia (per più ignoranti: il caro vecchio porto industriale).

Quindi il Sindaco, è il caso di dire: senza fare sapere niente a nessuno, nomina il componente del comitato che gestisce questo importante ente, di spettanza del Comune di Manfredonia.

Il precedente componente, la cui carica è scaduta, è stato nominato all’esito di un avviso pubblico regolarmente pubblicato con cui sono state raccolte le relative candidature ed al cui esito si sono tenuti i colloqui che hanno portato al conferimento di idoneità al candidato prescelto.

Invece per il nostro Sindaco tutte queste pastoie burocratiche sono inutili: aveva le idee già chiare e trasparenti investendo, è il caso di dire, di tale carico l’avvocato Francesco La Torre già vicesindaco ed assessore di Manfredonia e già amministratore unico di ASE spa.

Stimato amministratore dell’epoca d’oro del nostro territorio che si è conclusa non tanto gloriosamente, tra scioglimento ex art.143 TUEL, Piano di Riequilibrio Pluriennale Economico e Finanziario, Piano di Rientro Pluridecennale per le opere pubbliche e desertificazione delle risorse umane della tecnostruttura.

Appare evidente che il Sindaco acquisisca un curriculum vitae il 9 luglio per ratificarne la nomina due giorni dopo, proprio perché folgorato dai requisiti di “comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale” richiesti dalla legge e riconosciuti in capo al prescelto componente del comitato di gestione.

Chissà se il Sindaco non sia stato orientato in tale scelta anche da criteri genetici da cui evincersi una naturale e predestinata propensione alla gestione degli affari pubblici del prescelto componente dell’AdSP MAM, dato che questi risulta essere anche lo zio del Consigliere Comunale delegato dallo sviluppo dei finanziamenti del PNRR.

Oppure che le comprovate esperienze in ambito portuale rivengano dalla componente marinara della Lista Civica di appartenenza di entrambi i La Torre, richiamante espressamente aurei moli di approdo per il ventunesimo secolo.

Chissà quali di questi criteri sarà stato quello determinante per la scelta inaudita altera parte operata dal Sindaco.

E quanta simpatica tenerezza mi sovviene quanto sento ancora echeggiare in Consiglio Comunale le litanie della trasparenza, del dialogo, della condivisione…..

Ma

Di una cosa, però, si può dare atto al Sindaco: se pur a piccoli passi, molto piccoli, il problema della disoccupazione lo sta risolvendo nella nostra Comunità iniziando a sistemare qualcuno.

Magari con la stessa solerzia potesse prestare attenzione anche ad una delle tante vicende a dir poco surreali che ci sta regalando la sua amministrazione, in cui una municipalizzata interpella una società di lavoro interinale per reperire 20 unità a tempo determinato ignorando una graduatoria ancora valida per le medesime unità richieste.

Francamente il silenzio in merito alla scelta di scavalcare questo legittimo criterio di selezione non ci imbarazza neanche più!

Non ci convince affatto questo modo di operare e di conferire un incarico delicato ed importante come quello del Componente del Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale con siffatti criteri.

In questo stato di cose, lo slogan elettorale del Sindaco risulta essere fin troppo premonitore se, alla luce delle sue scelte, può essere opportunamente coniugato in “Facciamo Marcia Indietro”.

Per rimanere in ambito marittimo – portuale, possiamo ritenere che mentre qualche vecchio lupo di mare riesce sempre a trovare un molo sicuro, per il Sindaco “il naufragar gli è dolce in questo mare”.

Avv. Vincenzo Di Staso – Consigliere COmunale

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]