Storia

“Noi siamo Manfredonia, teniamo alta la testa”

ANNI –  ’73 ,quando appena nata come nuova via ,un nuovo lungo pezzo di Viale, a partire dalla Stazione città, fino all’ultimo isolato del Villaggio dei Pescatori, come tratteggio geografico comunale – al quale stava per essere denominata la nuova zona , che era già nata da oltre un decennio.

La strada fu intitolata in ricordo dei fratelli Kennedy, i quali entrambi furono ammazzati, come ricorda la storia. Il percorso in serie  delle coppe, andava dall’inizio della Stazione , fino alla “Compagnia Portuale F. Muscatiello” – lungo il marciapiede attaccato ai binari, erano stati messi in fila una all’altra ,delle specie di gigantesche coppe , fatte di terracotta dal colore rosso , tipo “La terra Rossa de Molo di Ponente” e su in cima con la sua forma circolare erano piantati dei fiori. Manfredonia, era meravigliosa, ma ho notato con gli anni che il potere l’ha cambiata in cattivo gusto.

Ma nel mio cuore nessuno mi toglierà la straordinarietà del gusto, che avevano gli amministratori del passato … quando ci mettevano l’anima per dare un esempio di civiltà alla nostra amata città… perciò amiamo il nostro paese perché ci appartiene alle vene , basta degradarla…noi siamo Manfredonia ,e teniamo una buona volta la testa alta. 

Di Claudio Castriotta 

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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