Nell’attesa di incontrare Berlusconi la Meloni ha una paura: Forza Italia che perde pezzi
L’attesa oramai è quasi terminata. Fra poco ci sarà l’incontro definitivo fra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Berlusconi, leader di Forza Italia, è atteso nel pomeriggio in Via della Scrofa a Roma, la sede storica di Fratelli d’Italia. Finito il tempo dei pellegrinaggi di tutti i leader politici nelle dimore del Cavaliere, Berlusconi è stato costretto ad andare di persona a trovare Meloni per ricompattare un’alleanza che sembrava destinata a implodere.
Dopo il mancato sostegno di Forza Italia al voto per il presidente del Senato, Berlusconi e Meloni si parleranno per la prima volta dal vivo, dopo un colloquio telefonico, per capire il ruolo di Forza Italia nella compagine di governo e mettere a punto i nomi della delegazione forzista nel governo Meloni.
Il tutto avviene mentre in Forza Italia c’è una grande confusione. Nonostante la precisazione e il passo indietro di Licia Ronzulli, fedelissima berlusconiana che ha preferito non imporre ulteriormente il suo nome per un ministero, gli animi dei forzisti sono inquieti. In queste ore, infatti, si era parlato di una scissione molto importante del gruppo di Berlusconi. Le incertezze sulla nascita o meno del Governo proprio per colpa dell’ex premier, avevano convinto molti a lasciare Forza Italia.
Molti parlamentari in direzione Fratelli d’Italia, dunque Giorgia Meloni, e altri in direzione Terzo Polo, dunque Matteo Renzi e Carlo Calenda. Questo smottamento in casa Forza Italia non è per nulla auspicabile per la Meloni. Il governo, infatti, partirebbe con una maggioranza numericamente più debole. Basterebbero, infatti, cinque senatori per far precipitare le azioni della Meloni. E, soprattutto, si potrebbe irrobustire tutta quella fetta di parlamento che auspica in una confusione nel centro-destra per riportare a Palazzo Chigi un tecnico come Mario Draghi.
Questi rischi sono eventuali e futuri, ma sono concreti. Il timore che Meloni tenterà di chiarire questa sera sarà proprio questo: la tenuta del governo è legata a doppio filo alla tenuta di Forza Italia. Berlusconi se ne farà carico?
