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Miglior “Cocktail Bar”, vince Emporio1920 di Bologna: il proprietario è di Manfredonia

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Miglior “Cocktail Bar”, vince Emporio1920 di Bologna: il proprietario è di Manfredonia.

Un’edizione particolarmente atipica, quella di quest’anno, visto il lockdown e a seguito delle restrizioni che hanno coinvolto il settore e gli addetti ai lavori. Come specificato, le due parole chiave per questa edizione sono state intraprendenza e lungimiranza, slogan appartenenti a  tutti gli imprenditori che hanno dovuto rivedere gli spazi, anticipare l’orario di chiusura, reinventarsi nel delivery e nell’asporto, creare un e-commerce e sfruttare sempre di più i social.



Una grande notizia per Bologna giunge sul fronte cocktail bar : dopo due anni, il Gambero Rosso torna sotto le Due Torri, proclamando L’Emporio 1920 del bartender Francesco Trimigno come miglior cocktail bar dell’Emilia-Romagna e di conseguenza tra i migliori dieci in assoluto di tutta Italia.

Una soddisfazione incredibile per Trimigno, approdato nel centro petroniano nel 2016, dopo aver lavorato come frontman al banco per alcune insegne virtuose del panorama della mixology in tutto il bel Paese e aver vinto varie competitions. L’Emporio 1920 è a tutto tondo una sua creatura, ha vinto una scommessa coraggiosissima, ovvero quello di insediarsi e cambiare il trend, riqualificando una zona presa prevalentemente d’assalto da studenti, abituati a bere “di corsa” a costi risicati.


In poco tempo si sono compiuti passi da gigante; il locale tutt’ora ha mantenuto la filosofia primigenia, fondata sull’ispirazione speakeasy, la musica swing in sottofondo, l’oggettistica artigianale d’antiquariato che ne decora l’arredo, la ricerca per distillati e prodotti di nicchia e di alta qualità e tanta personalità.

L’orgoglio raddoppia quando il frutto del successo proviene dai sacrifici, dal basso e dall’orienteering personale. Nel momento clou in cui Bologna stava vivendo una sua seconda giovinezza nella miscelazione moderna con l’apertura di nuovi bistrot mirati a migliorare e livellare l’approccio local, Trimigno si insediava mostrando grande versatilità e attitudine nell’hospitality, carisma, estro, ricerca, cura nel dettaglio e innovazione.
L’impronta al banco punta a curare un servizio a 360°, nel dialogo, nella cura delle preparazioni e nell’utilizzo delle materie prime tra cui emergono frutta, verdura, piante, spezie, marmellate, infusi, sciroppi ed estratti artigianali home made connesse ad un sapiente utilizzo di tecniche all’avanguardia, come l’infusione, l’osmosi e il sottovuoto, vettori determinanti per esaltare e connettere aromi, sfumature e consistenze nei miscelati. Il mix vincente quindi si traduce, agli occhi del cliente nel : divertirsi davanti al banco, essere intrattenuti, contemplare i sentori sensoriali che legano olfatto-gusto-vista e bere bene in maniera salubre e creativa.

Il successo è corrisposto con il team di giovani barman che Francesco ha cresciuto e con cui collabora, cresce e dialoga quotidianamente.

fonte: http://www.gourmettoria.it/304-guida-bar-italia-2021

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