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Meloni nel giorno della fiducia. “Governeremo per 5 anni”. Poi sul fascismo: “Punto più basso della storia”

Il primo giorno di prova per il governo Meloni è ancora in corso. La fiducia delle due camere del Parlamento sicuramente verrà accordata dalla sua ampia maggioranza. Il discorso, netto e deciso, ha posto la presidente del Consiglio come garante del programma e delle rivendicazioni del centro-destra. Il suo intervento alla Camera è partito con un velo di emozione: “La solennità di questo luogo è tale che non sono mai riuscita ad intervenire senza emozione e rispetto, malgrado le tante volte che l’ho frequentata. Vale a maggiore ragione oggi”. 

A Meloni, che ha rivendicato l’unità del centro-destra e la rapidità della composizione del governo, il coraggio non manca. “Il coraggio di certo non ci difetta. C’è finalmente un esecutivo rappresentativo della maggioranza uscita da voto”. Ha garantito che il suo governo reggerà per 5 anni e ha auspicato un corretto rapporto con le opposizioni, che potranno “far sentire la propria voce anche senza bisogno di aiuti esterni”.

Tanti poi i temi programmatici affrontati: dall’energia alla guerra, dal covid alle bollette. Meloni non si è tirata indietro alle accuse sull’identità della sua premiership. “Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco. E dunque, a dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso”.  

La premier si è soffermata molto su questo tema. “Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre. I totalitarismi del 900 hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia, per più di mezzo secolo, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati Europei. E l’orrore e i crimini, da chiunque vengano compiuti, non meritano giustificazioni di sorta, e non si compensano con altri orrori e altri crimini. Nell’abisso non si pareggiano mai i conti, si precipita e basta”. 

La giornata della fiducia proseguirà fino alle 17 con la discussione generale. Alle 17.00, invece, la replica di Giorgia Meloni. Dalle 17.30 le dichiarazioni di voto e la dichiarazione di voto – con chiama nominale – dalle ore 19.00. 

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