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Medico si addormenta in Pronto Soccorso a Cerignola. Barone (M5S) chiede audizione. “Massima chiarezza su quello che è successo e su utilizzo medici convenzionati”

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Medico si addormenta in Pronto Soccorso a Cerignola. Barone (M5S) chiede audizione. “Massima chiarezza su quello che è successo e su utilizzo medici convenzionati”

“Quello che è successo al Pronto Soccorso di Cerignola, dove nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio un medico si sarebbe addormentato alla scrivania durante il proprio turno di lavoro, merita di essere approfondito in consiglio regionale”. Lo dichiara la consigliera del M5S Rosa Barone.

“Il caso è finito su tutte le cronache regionali e nazionali – continua Barone – vista anche la denuncia del dottor Palma in merito al presunto avvelenamento da benzodiazepine di cui sarebbe stato vittima. Parliamo di una questione su cui va fatta la massima chiarezza, ma quello che ci interessa è anche la situazione dei medici convenzionati che vengono utilizzati per far fronte alla carenza di organico negli ospedali della provincia. Non è possibile che questi professionisti debbano coprire più turni consecutivi, come successo quel giorno al medico in questione, senza osservare il giusto riposo tra un turno e l’altro. Il tetto massimo è infatti di 165 ore, ma sembra che il dottore arrivasse a fare anche 400 ore mensili. E stando all’intervista rilasciata da sua moglie non si tratta di un caso isolato, ci sono altri medici convenzionati che supererebbero le 500 ore mensili. Un sistema quindi che andrebbe avanti da tempo, ma è servito il video girato dai parenti di alcuni pazienti in attesa, purtroppo diventato virale, per accendere i riflettori su una questione che merita la massima attenzione. Sto depositando la richiesta di audizione in Commissione Sanità dell’assessore regionale Raffaele Piemontese e del direttore generale della Asl Antonio Nigri sia per conoscere sia i risultati dell’indagine interna della Asl su cosa sia realmente successo al Pronto Soccorso di Cerignola e sui passati episodi che hanno coinvolto il dottor Palma, sia per capire cosa si sta pensando di fare per i medici in convenzione. La carenza di medici non può giustificare un numero di ore mensili così elevato, che può mettere a rischio la qualità dell’assistenza”

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