Marito e moglie si separano, il cane finisce in discarica

L’incredibile storia viene dalla Sicilia: marito e moglie si separano ed il cane finisce in discarica
LA TRISTE STORIA DEL CANE PIETRO
Sono le 14.30 circa del pomeriggio quando il delegato dell’OIPA di Ragusa viene allertato da una cittadina di Vittoria che segnala un cane abbandonato tra i rifiuti.
Inutili le sue chiamate ai Vigili Urbani per chiedere aiuto, nessuno si fa vivo.
Al rifugio sanitario la convenzione con il veterinario è sospesa, e in caso di cani feriti o traumatizzati, non c’è alcun servizio di emergenza.
UN CAGNOLINO ACCUCCIATO TRA LA SPAZZATURA
Quando il delegato arriva sul posto non crede ai suoi occhi: tra una distesa di spazzatura, c’è un cagnolino accucciato a terra che si muove a malapena.
Attorno a lui solo cumuli di rifiuti e una ciotola d’acqua. In suo aiuto era giunto solo un cittadino extracomunitario, che mosso a compassione, gli aveva portato una scatoletta di cibo.
Febbre alta, emocromo sballato, forte anemia e un’infestazione incredibile di zecche. Le condizioni di Pietro, così viene battezzato, non sono affatto buone.
Oltre ad essere anemico, dai controlli effettuati presso la clinica veterinaria in cui è stato condotto, risulta affetto da leishmaniosi ed erlichiosi.
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PIETRO SI TROVA IN STALLO
Grazie alla collaborazione con alcune volontarie dell’Anpana, si individua uno stallo dove Pietro si trova tuttora per le cure.
Nei giorni seguenti si scopre che Pietro un proprietario ce l’aveva, ma che per incomprensioni tra marito e moglie, in seguito alla loro separazione, è stato gettato tra i rifiuti, dove incapace di sopravvivere in strada, si stava lasciando andare.
Per fortuna, grazie alla vicinanza dei volontari, Pietro si sta risollevando, ha ricominciato a scodinzolare e a giocare con la pallina, ma necessita ancora di cure per rimettersi in forze.
Non appena sarà tornato in salute, Pietro, cagnolino dolcissimo, di piccola taglia, appena 7,5 kg di peso, avrà bisogno di trovare una famiglia capace di fargli dimenticare il suo triste vissuto.
COME AIUTARE PIETRO GRAZIE A OIPA