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Mano pesante del Giudice Sportivo dopo Brindisi-Manfredonia

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Mano pesante del Giudice Sportivo dopo Brindisi-Manfredonia

Come se non bastasse la roboante sconfitta contro il Brindisi, con cinque goal subiti e zero fatto, a deprimere le aspettative ed sentimenti sportivi dei tifosi Sipontini, ecco, arrivare puntuale, come ogni martedì il verdetto del giudice sportivo della LND ad implementare le preoccupazioni.

Tre le giornate di squalifica comminate ad Alessio Porzio per aver colpito a gioco fermo e con una manata in faccia un l’avversario, una giornata a Giampà per somma di ammonizioni.

Provvedimenti disciplinari che incontrovertibilmente hanno non solo determinato l’esito nefasto della gara di domenica ma potrebbero pesare per i prossimi impegni calcistici, pregni di insidie e difficoltà.

A caricare il carico, la diffida del campo Miramare nonché una multa di 1800 euro per l’accensione di petardi da parte della tifoseria complessivamente una 15, con obbligo di risarcimento per la società dei danni cagionati ai bagni pubblici, previa esatta quantificazione.

Le testate giornalistiche brindisine, in relazione alla vandalizzazione o meglio distruzione dei bagni, quantificherebbero in euro 15000 i danni che il Comune di Brindisi sarebbe in procinto di richiedere al Manfredonia Calcio, a titolo risarcitorio.

A conti fatti, una trasferta, quella a Brindisi, che avrebbe, quanto meno nelle intenzioni, dovuto dare continuità ai risultati, con una vittoria probabilmente alla portata ma anche un pareggio sarebbe stato oro colato, a consuntivo si è rilevata una disfatta: sportiva, di immagine per il Manfredonia Calcio e per la città di Manfredonia ma soprattutto un innegabile danno per le finanze del Manfredonia che dovrà farsi carico, non per sua colpa, di dover risarcire tutti i danni causati dolosamente da terzi.

Difesa da reinventare con il Martina con l’assenza di Giampà squalificato e Porzio che lo si vedrà in campo nella gara casalinga conto l’Angri.

Sono brutte tegole che, in questo delicato momento, non dovevano assolutamente cadere sulla società e sulla squadra. Società che potrebbe essere costretta a sottrarre liquidità nelle sue casse, in questo momento di calcio mercato per dover risarcire danni e pagare multe.

La salvezza di una squadra, non può prescindere da questi dettagli di grande importanza: serenità della società e della squadra, perché tutti gli incidenti di percorso, sia chiaro, possono destabilizzare ambiente, squadra ed indurre scelte societarie drastiche, come accaduto in qualche piazza.

Siamo alla seconda diffida, dopo quella della gara contro il Gravina, che segnò un altra mega multa da 4000 euro.

Serve contenere rabbia e reazioni impulsive anche se una decisione arbitrale non è condivisa, pensare solo a giocare e raggiungere la vittoria.

Gli alibi non ti salvano, restano solo chiacchiere da bar delle quali ci si dimentica il giorno dopo, né fanno bene ai calciatori che, ripeto, sono consapevoli o comunque dovrebbero esserne, delle difficoltà di giocare un campionato a salvarsi.

Ora basta polemiche e testa nella gara contro il Martina dove c’è un unico risultato utile alla causa salvezza: LA VITTORIA.

Antonio Castriotta

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