Manfredonia, la Gradinata Est chiede alla società di lasciare, ma al momento sembrerebbe che nessuna offerta sia pervenuta

Manfredonia, la Gradinata Est chiede alla società di lasciare, ma al momento sembrerebbe che nessuna offerta sia pervenuta
Non è bastata nemmeno la vittoria di domenica scorsa del playout, da parte del Manfredonia Calcio, in quel di Ugento, che ha consacrato la permanenza in serie D, a stemperare gli attriti che notoriamente, a botta di comunicati stampa reciproci, hanno minato, da qualche mese, i rapporti tra la tifoseria della Gradinata Est e la società Manfredonia Calcio.
La società, nella immediatezza della vittoria, comunicava l’apertura dello stadio Miramare per le ore 23, invitando, quindi, tutti i tifosi ad accogliere e festeggiare la squadra al suo rientro da Ugento.
Un invito, dunque, quello dell’apertura del settore della Gradinata Est, interpretabile come un gesto distensivo da parte del Patron Gianni Rotice, testimoniato, altresì, dalla sua presenza sul manto erboso unitamente alla squadra ed intero staff, festeggiati dalla corposa presenza di tifosi sugli spalti della gradinata est.
Smaltita la sbornia dei festeggiamenti, ecco pubblicato il comunicato con cui la tifoseria organizzata della Gradinata Est ha inteso ribadire con fermezza quanto già chiesto reiteratamente in questi ultimi mesi, attraverso comunicati stampa e mediante l’affissione di striscioni allo stadio.
La Gradinata Est, da tempo, nel suo comunicato, pretenderebbe, “Una società seria, ambiziosa e competente!”. “Ribadiamo ancora una volta che certa gente deve farsi da parte, una volta per tutte!”. Per ultimo, il comunicato termina in modo lapidario: “Liberate il Miramare”.
Una frattura, quella tra la Gradinata Est e la dirigenza del Manfredonia Calcio, che al momento sembrerebbe insanabile.
Si è visto quanto sia stata importante la spinta emozionale della tifoseria organizzata nel caricare la squadra verso il traguardo della salvezza, raggiunto soltanto in extremis, a seguito dello spareggio contro l’Ugento.
Nella gara casalinga contro il Francavilla In Sinni persa dal Manfredonia si sentì terribilmente la mancanza del supporto della Gradinata Est e probabilmente fu una della cause della sconfitta.
Dopo quella partita il Patron Gianni Rotice affermò senza mezzi termini di voler lasciare il Manfredonia Calcio a fine stagione e dunque di aver messo in vendita sia il Manfredonia Calcio, unitamente alla concessione dello stadio Miramare.
La gioia conseguenziale alla conquistata permanenza in serie D e le ultime apparizioni televisive del Patron lasciavano, diversamente intendere di voler essere ancora al timone della società, salvo che non pervenga una offerta economica ritenuta accettabile, da parte di soggetti affidabili interessati all’acquisto.
Al momento sembrerebbe che nessuna offerta sia pervenuta, questo è quanto sarebbe stato dichiarato recentemente dal Patron. Dunque, non resta che attendere la replica della società all’ennesima richiesta della Gradinata Est, per capire quali saranno gli sviluppi.
Un dato è certo: la prossima stagione senza una tregua tra la tifoseria organizzata e chi sostiene economicamente la società, non inizierebbe sotto i migliori auspici e si rischierebbe di ripetere la tribolata stagione appena conclusa nella quale, di errori, come precisato dal Patron, ne sono stati commessi diversi.
Fortuna, tifoseria, determinazione dei calciatori e la piacevole sorpresa di Antonio Caputo, autore di reti determinanti che sono valsi almeno 10 punti in classifica, hanno salvato il Manfredonia dalla retrocessione.
Antonio Castriotta