Attualità Capitanata

“M24A-ET, Sicurezza e Ordine Pubblico a Foggia: un banco di prova per la politica, locale e non”

Se il Consiglio comunale di Foggia vota degli indirizzi politici per la sicurezza e l’ordine pubblico e ciò non trova riscontro, da oltre due anni, è utile farne altri per dire, ancora, le stesse cose?

Foggia, 6 gennaio 2020. “Quando accadono, in un lasso di tempo cosi breve, episodi che segnano una Comunità, come quella foggiana, già più volte nel recente e lontano passato oggetto di atti delittuosi che sconvolgono la vita quotidiana di cittadini inermi, con delitti contro la persona, attraverso la privazione della vita, e quelli contro il patrimonio – afferma il Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale Tavoliere.MontiDauni di Foggia – con tale efferatezza che, per poco, non hanno coinvolto anche altre persone innocenti, la politica, le istituzioni ed i cittadini devono essere in prima linea e rispondere adeguatamente, nei tempi e nei modi, così come ben detto, anche qualche giorno fa, dal presule foggiano!”.

Ancora una volta a Foggia la criminalità ha fatto sentire, gridandole, le sue “musiche”, quella dei proiettili esplosi sulla pubblica via e l’altra, ancora più diffusa e detonante, degli ordigni esplosivi o incendiari nei pressi di complessi residenziali. La condizione di invivibilità vissuta quotidianamente dalla cittadinanza vede una reazione, a dir poco flebile, della politica locale e, men che meno, di quella nazionale. Quella politica nazionale che, con la riforma avviata attraverso la legge delega 148/2011, ha rivisto le giurisdizioni ed in Capitanata ha chiuso il tribunale di Lucera, che era tra i Palazzi di giustizia più efficienti in Italia con circa 13000 processi annuali. Così scriveva, in modo puntuale e certosino, Paola D’Antuono nel suo articolo “I funerali della Capitanata. Storia del Tribunale di Lucera” su TEMPI il 7 settembre 2012: “….Questo nonostante quel tribunale tra i 58 subprovinciali del Paese fosse al 15° posto per popolazione, al 2° per estensione, al 15° per organico di magistrati e al 9° per sopravvenienze medie (cioè il carico processuale) nel quadriennio 2006/2010. I numeri parlavano chiaro, ma a quanto pare i buoni piazzamenti ottenuti in tutte le classifiche non bastavano a garantirne la sopravvivenza….” Da allora la competenza del tribunale di Foggia si estende su un territorio che è più grande di ben tre singole regioni italiane (Liguria, Molise, Valle d’Aosta), con una popolazione più che doppia del Molise che, pur avendo moltissimi problemi in meno sul versante giudiziario rispetto alla Capitanata, ha però tre Tribunali e la Corte d’Appello. E che dire, ad esempio, delle precarie condizioni infrastrutturali e di personale in cui sono costretti ad operare da allora nel Palazzo di giustizia foggiano tutti gli operatori?

Può essere quindi ancora valutata utile e proficua quella chiusura, determinata dalla politica nazionale e da un’anodina attività di rappresentanza di quei politici nazionali, regionali e locali autoctoni, forse più attenti alle indicazioni di partito che a quanto accaduto e che accade, anche in questo ultimo periodo, nel controllo del territorio e della sicurezza dei cittadini e delle imprese della Capitanata e di Foggia?

Sul versante politico locale l’ultima notizia sulle azioni da intraprendere, a seguito degli efferati atti delittuosi commessi, è la richiesta di un Consiglio comunale monotematico, fatto da un pezzo dell’opposizione (neanche tutta proprio in un ambito dove non ci deve essere divisione o visione di parte politica) ed una flebile dichiarazione, sempre di una parte, della copiosa pattuglia dei parlamentari della Capitanata che vuole “parlare” con il Ministro dell’Interno e richiama oggi alla coesione.

Sul più reattivo versante istituzionale invece giungono le uniche note positive: ieri l’altro c’è stata la convocazione da parte del Prefetto di Foggia di un vertice con le Forze dell’ordine e con i Magistrati ed alcuni provvedimenti adottati per la tutela delle persone direttamente coinvolte e le pregevoli azioni operative effettuate dalla Magistratura e le Forze dell’Ordine anche in queste ultime ore.

Tuttavia ciò non basta più, ci vuole maggiore omogeneità, una sola visione sistemica e azioni rinforzate. A tutti i livelli, maggiore corrispondenza tra dire e fare, in altri termini: coerenza e coraggio.

È essenziale sapere che fine hanno fatto gli indirizzi politici forniti al Sindaco e alla Giunta di Foggia con le delibere n. 53 (SICUREZZA E CONTROLLO DEL TERRITORIO) e n. 54 (STRADE SICURE) del pregresso Consiglio Comunale di Foggia del 20.07.2017, cioè oltre due anni fa, con le quali si chiedevano un potenziamento della Magistratura, con l’istituzione di sezioni staccate della Corte d’appello, della DDA e della DIA, e delle Forze dell’ordine nonché l’inclusione della Città nell’elenco delle comunità dov’è presente l’esercito con l’operazione “Strade Sicure” peraltro con i militari di stanza a Foggia che vanno altrove a fare questo servizio! – sottolinea l’attiva costola foggiana del M24A-ET che, proseguendo, precisa – queste richieste sono state, da parte del Comune e della Provincia di Foggia, formalizzate ad esempio ai competenti Organi dello Stato? I tre Governi precedenti, di cui gli ultimi due con il Presidente del Consiglio di queste parti, se le hanno ricevute, che cosa hanno fatto e, soprattutto, il Governo in carica vuole porre rimedio alle scelte errate o non fatte nel recente passato? La copiosa pattuglia locale dei parlamentari in carica si è mossa con quali atti formali, scritti e non “parlati”, in merito, oltre agli inviti alla coesione? E i media, solitamente attenti e precisi, perché non lo dicono che ci sono delibere, con esplicite richieste emanate già dai precedenti Consigli Comunale e Provinciale foggiani, e perché non chiedono, almeno finora, i motivi del mancato accoglimento visti i drammatici risvolti accaduti, prima e dopo le richieste fatte, alle singole persone e alla Comunità foggiana intera?”.

Per contribuire fattivamente alla reazione della società civile a questa emergenza di legalità territoriale e per sollecitare, nel contempo, risposte concrete degli organi politici ed istituzionali competenti alle domande pertinenti poste in precedenza, il M24A-ET non farà mancare la sua accorata partecipazione alla Manifestazione “Foggia Libera Foggia”, del prossimo venerdì 10 gennaio alle 16.00 a Foggia ed invita i cittadini ad essere presenti, e la fattiva collaborazione con chi si muove, concretamente, per sradicare il cancro mafioso dalla Capitanata con la finalità di ridare fiducia e speranza a questo Territorio, alla sua Popolazione ed al Sistema produttivo.                    M24A-ET Tavoliere.MontiDauni di Foggia

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Redazione

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