L’Università del futuro sognata dal nuovo Rettore: Pier Paolo Limone

In carica dal 1° novembre, il neo rettore dell’Università di Foggia: Pier Paolo LIMONE, apre uno spiraglio sulla sua visione di Ateneo: «A dicembre apriamo i cantieri per il futuro, nella prospettiva di un’Università dinamica, competitiva e consapevole dei propri mezzi; un Ateneo che, forte delle sue eccellenze, sia in grado di competere con le realtà europee, “liberando” l’intero territorio dall’isolamento che “imprigiona” le città del meridione d’Italia».

Agganciandomi a questa dichiarazione del neo Rettore, spero che la nuova gestione voglia allargare lo sguardo, non solo alla città di Foggia, ma a tutto il territorio della Daunia per aiutarla ad uscire dall’avvitamento nella spirale di illegalità e criminalità diffusa in cui si è cacciata, a causa della dilagante mancanza di lavoro onesto e pulito. Sebbene le classifiche nazionali fotografino una realtà accademica in vetta alla lista dei piccoli Atenei italiani, una rondine, da sola, non fa primavera e quindi è necessario che il nostro Ateneo si interfacci con i problemi del territorio nel quale opera, per aiutarlo a trovare le soluzioni e le strategie più idonee a risollevarne le sorti socio-economiche onde poter spendere i titoli universitari dei suoi studenti sul proprio territorio, per evitare investimenti a perdere. In quest’ottica il progetto più risolutivo delle problematiche daune è sicuramente quello dell’autonomia proposta dal Movimento MOLDAUNIA, per cui l’apertura di porte al confronto sul progetto MOLDAUNIA sarà la cartina di tornasole sul cambio di passo o meno dell’Unifg nei confronti del territorio ospitante. F.to G. Amodeo