L’orario delle attività sarà posticipato all’1.30: proficuo l’incontro degli operatori con il commissario Piscitelli
Detto e fatto. Si è concluso positivamente l’incontro del commissario prefettizio del Comune di Manfredonia, Vittorio Piscitelli, con una delegazione di titolari di ristoranti, pizzerie e bar della città. In seguito al confronto con le categorie produttive del territorio, avvenuto poco fa presso la sede municipale, l’orario di chiusura delle attività sarà posticipato per i prossimi due weekend da mezzanotte all’una e trenta.
A partecipare all’incontro presso palazzo San Domenico, Michele Angelilli di Arnold’s, Lorenzo Tivieri di Quota 7 e Casbah, Matteo Castriotta del Civico 5 e Michele Lorusso de La Locanda del Centro. Presente anche l’ispettore Pasquale Potenza che si è complimentato con la delegazione per aver fatto rispettare le norme anti-Covid.
“È stato un incontro positivo e proficuo”, ha commentato soddisfatto Lorenzo Tivieri, evidenziando la cordialità e la disponibilità del commissario prefettizio. “Una grande boccata d’ossigeno per noi che ce la stiamo mettendo tutta in questa ripartenza dopo i duri mesi di chiusura del lockdown”, ha aggiunto Michele Lorusso.
Gli operatori si sono impegnati a mettere guardie giurate nelle ore di punta davanti alle attività per garantire i distanziamenti ed evitare assembramenti. Il commissario inoltre, ha annunciato una limitazione all’accesso sul porto turistico, dove in questi giorni festivi sono stati segnalati diversi assembramenti.
La promessa dell’appuntamento odierno era scaturita durante una diretta streaming organizzata da ilSipontinoNet, che lo scorso venerdì ha creato un punto d’incontro virtuale tra commissario ed esercenti dopo i malumori nati a seguito dell’ordinanza che ha disposto per le attività di somministrazione di alimenti e bevande la chiusura anticipata a mezzanotte.
Tra dieci giorni, ci sarà un nuovo incontro per fare il punto della situazione con la nuova ordinanza. Lunedì, invece, il commissario riceverà una delegazione di gestori degli stabilimenti balneari.
di Maria Teresa Valente