L’eredità delle gemelle Kessler: il «patto» nel testamento
Dopo la morte simultanea di Alice ed Ellen Kessler, emergono i dettagli sul loro testamento: il patto tra sorelle e le ultime volontà.

La scomparsa contemporanea di Alice ed Ellen Kessler – icone assolute della televisione italiana e tedesca, interpreti delle stagioni più eleganti del varietà – ha riacceso il fascino attorno alla loro vita privata. Non solo per l’immagine glamour che hanno consegnato all’immaginario collettivo, ma per il modo in cui hanno scelto di affrontare l’ultima pagina della loro storia. Una storia, va ricordato, vissuta sempre in due: dal palcoscenico alle scelte più intime, fino all’organizzazione del loro testamento.
Le due gemelle, morte insieme nella loro casa di Grünwald, vicino Monaco, avevano previsto quasi ogni dettaglio, trasformando le ultime volontà in un manifesto del loro rapporto simbiotico. Il loro testamento non è un atto notarile qualsiasi, ma una dichiarazione d’amore reciproco e un modo di stare al mondo che le ha rese leggenda. Nel documento, infatti, prende forma un “patto” che racconta tutto ciò che non si era mai visto sotto la superficie scintillante delle soubrette.
Un patto tra sorelle che va oltre la vita
Alice ed Ellen vivevano insieme da sempre, lavoravano insieme, decidevano insieme. Era naturale, per loro, progettare anche la fine nello stesso modo. Avevano espresso chiaramente la volontà di non separarsi nemmeno nella morte, con un piano che prevedeva di essere cremate e di condividere la stessa urna, un simbolo della loro identità indivisibile.
Nelle parole lasciate in un’intervista al quotidiano tedesco Bild emergeva già tutto: «Se una di noi dovesse entrare in stato vegetativo, l’altra la aiuterebbe a morire». Una frase che, più di molte biografie, racconta un rapporto costruito sullo stesso passo, sulla stessa direzione, sulla stessa filosofia di vita.
Questo patto, riportato fedelmente nel testamento, è una sintesi della loro identità doppia, quella che il pubblico ha amato e che loro hanno difeso fino all’ultimo.
A chi va l’eredità delle Kessler
Senza eredi diretti – le gemelle non si sono mai sposate e non hanno avuto figli – la loro fortuna è stata destinata a una causa precisa, scelta e meditata. Non una decisione dell’ultimo momento, ma un percorso iniziato anni fa.
Secondo le ricostruzioni, l’eredità delle Kessler andrà a Medici Senza Frontiere, l’organizzazione umanitaria che le sorelle avevano sostenuto pubblicamente in vita, prestando il loro volto anche a una campagna di raccolta fondi testamentaria. Una scelta coerente con la loro immagine di artiste internazionali ma consapevoli, che non hanno mai smesso di osservare il mondo con uno sguardo più profondo del semplice showbiz.
La donazione a MSF rappresenta la naturale prosecuzione di un impegno discreto ma autentico. L’eredità, così trasformata in un gesto filantropico, diventa il loro ultimo spettacolo di generosità.
Una decisione che tocca il cuore
Il testamento delle gemelle Kessler è la fotografia di un’esistenza che non ha mai conosciuto la solitudine. Ogni decisione era prevista in coppia, anche l’idea di giacere nella stessa urna, come a chiudere il cerchio di una biografia unica nel panorama dello spettacolo europeo.
Il loro lascito più importante, però, forse non è il denaro, ma il messaggio che contengono le loro scelte: vivere insieme è stato un atto artistico, morire insieme un atto di coerenza.
E il fatto che la loro fortuna vada a un’organizzazione che si occupa di salvare vite dice molto sul modo in cui desideravano restituire al mondo ciò che la vita aveva donato loro.
