“Le facce lavorate di gesso in Via Santa Chiara”

Manfredonia –RICORDANDO LA FESTA OGGI DI SANTA CHIARA – Rammento quando da piccolo si usava costruire sull’intonaco della facciata dei palazzi importanti le “FACCE DI GESSO”.
LA spigolosità del viso, lo schiacciamento della punta del naso, le profonde cavità orbitali non erano certamente conseguenza della malattia, ma del peso del gesso che gli fu posto sul volto per ricavarne il calco, dopo averlo cosparso di olio per evitare aderenze tra il gesso e l’epidermide. Il gesso fu premuto all’altezza delle labbra, affinché fosse raccolto il taglio della bocca. Una volta ottenuta la forma, si attendeva che asciugasse perfettamente. Veniva poi leggermente unta all’interno, dove veniva colato e premuto altro gesso per ottenere un positivo, come una faccia di quel tempo… spesso serviva a legare anche i somari o i cavalli ,nei grandi Palazzi della Manfredonia ricca dell’epoca, che vediamo nella fotografia… di via “Santa Chiara”.Così si procedeva . Il calco a tasselli consentiva, peraltro, di evitare che il peso di un’ unica che creasse depressioni e avvallamenti nella fisionomia – storia di una vita passata.
Articolo di Claudio Castriotta

