Attualità Capitanata

“La qualità del servizio offerto dal 118 ai cittadini e i diritti di 300 operatori dipendono dall’acquisizione da parte di Sanità Service delle 20 postazioni gestite da diverse associazioni in Capitanata”

“La qualità del servizio offerto dal 118 ai cittadini e i diritti di 300 operatori dipendono dall’acquisizione da parte di Sanità Service delle 20 postazioni gestite da diverse associazioni in Capitanata, senza distinzioni incomprensibili e opportunismi di qualunque genere”. E’ la proposta avanzata da Massimo Campanaro RSA USPPI Aziendale-Sanità Service, supportata dal suo Segretario Provinciale e dal Segretario Provinciale del RDB-USB, che propone di affrontare il tema attivando un tavolo tecnico in Prefettura tra Azienda Sanitaria Locale, Sanità Service e Regione Puglia.

Le postazioni di 118 attive in Capitanata sono gestite dall’azienda privata a capitale pubblico Sanità Service e da associazioni di volontariato. Queste ultime operano su 20 postazioni.

“Gli operatori che prestano servizio presso le Associazioni hanno lo stesso carico di lavoro e di responsabilità dei dipendenti di Sanità Service, ma percepiscono uno stipendio differente e, di fatto, non godono degli stessi diritti. Questa è una delle ragioni dell’elevato turn over e, di conseguenza, della riduzione dei livelli qualitativi del servizio offerto ai cittadini a causa del gap esperienziale e della mancata partecipazione ai corsi di formazione e aggiornamento continui svolti in Sanità Service”.

L’ASL ha ipotizzato l’assorbimento in Sanità Service di 5 delle 20 postazioni gestite dalle associazioni, con la conseguente assunzione del personale, “senza chiarire criteri e metodo dell’individuazione e della selezione di postazioni e operatori”.

A partire da questa ipotesi di lavoro, su iniziativa della RSA USSPI di Sanità Service e del suo Segretario Provinciale, è stato avviato il confronto con l’amministratore unico della società Massimo Russo, per l’elaborazione di soluzioni utili a garantire parità di diritti e opportunità tra operatori e associazioni, è stato rischiesto un incontro in Prefettura, richiesta a tutt’oggi inevasa, si è svolto un incontro con il direttore generale della ASL-FG Vito Piazzolla, al quale sono state avanzate proposte operative per l’assorbimento di tutte le postazioni.

“Sono operatore del 118 da anni e so bene cosa ho passato prima di essere assunto in Sanità Service e di vedere riconosciuti i miei diritti di lavoratore. Per questo chiedo a tutti di compiere uno sforzo per completare il processo che ha portato a garantire l’innalzamento degli standard qualitativi del servizio e il rispetto della dignità e dell’impegno di chi lo svolge. Oltretutto, l’assorbimento delle 20 postazioni residue rafforzerebbe la funzione e il ruolo di Sanità Service anche in previsione dell’annunciata riorganizzazione regionale del servizio di 118, valorizzando un modello operativo che si è dimostrato funzionale alle esigenze dei cittadini e degli operatori. Sono valutazioni che vorremmo condividere con il presidente Michele Emiliano, nella sua qualità di assessore regionale alla Sanità, e con i vertici dell’assessorato con l’esclusivo obiettivo di migliorare l’attuazione del diritto alla salute”.

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Redazione

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