La moglie di Soumahoro indagata. Lui la difende: “Dimostrerà la sua innocenza”
Nuovi aggiornamenti sul caso che ha investito il deputato Aboubakar Soumahoro. La moglie del deputato eletto lo scorso 25 settembre (che si è auto-sospeso dal gruppo politico di Sinistra Italiana e Verdi) è stata indagata dalla procura di Latina nell’ambito dell’inchiesta legata alle cooperative pro-migrati Karibu e Aid.
Le accuse per Liliane Murekatete, moglie dal 2018 di Soumahoro, sono pesanti. Secondo il GIP di Latina, la donna è accusa di gestione illecita in concorso con il fratellastro (anche lui indagato) e con la madre, principale indagata dell’inchiesta.
Lei, tramite il suo avvocato, ha respinto ogni accusa. “Le signora Murekatete si dichiara assolutamente estranea rispetto ai fatti contestati, che peraltro riguardano un presunto danno erariale di 13mila euro, e siamo certi che a breve, anzi a brevissimo, verrà fatta chiarezza e dimostrata la sua totale innocenza”, ha dichiarato il suo avvocato Lorenzo Borrè.
In queste ore, inoltre, sono stati sequestrati 600 mila euro alla madre della compagna di Soumahoro. Attualmente la cooperativa Karibu è commissariata per decreto del Ministero. Il deputato, che non è indagato ma è stato colpito mediaticamente da questa storia, oggi ha difeso sua moglie. “Sono profondamente amareggiato, dispiaciuto e preoccupato per l’indagine che vede coinvolta direttamente la mia compagna che confido dimostrerà la sua totale innocenza”, riporta l’avvocato di Soumahoro Maddalena Del Re. “Ribadendo la mia totale estraneità ai fatti contestati sull’indagine della Coop. Karibu e del Consorzio Aid di cui, come più volte affermato, non ero a conoscenza, nel prosieguo delle indagini, sempre più alla luce del sole, continuerò a impegnarmi nella mia attività politico-parlamentare sui temi che hanno da sempre caratterizzato il mio impegno”.