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“La forza dell’integrità”: presentato a Foggia il nuovo Codice di comportamento per i dipendenti pubblici nei Comuni post-scioglimento

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“La forza dell’integrità”: presentato a Foggia il nuovo Codice di comportamento per i dipendenti pubblici nei Comuni post-scioglimento

Un lavoro condiviso tra ANAC, ANCI Puglia, Prefettura e Comuni del territorio per rafforzare trasparenza, legalità e fiducia nelle amministrazioni locali più fragiliSindaci, istituzioni e società civile uniti in un percorso comune per consolidare i presìdi anticorruzione e prevenire nuove infiltrazioni mafiose

Un incontro di grande rilievo istituzionale e culturale si è svolto oggi a Foggia, presso il Palazzo della Provincia, con la presentazione del nuovo Codice di comportamento per i dipendenti pubblici nei Comuni post-scioglimento.

L’iniziativa, intitolata “La forza dell’integrità”, ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, amministratori locali, autorità religiose, mondo accademico, giornalisti e società civile. Obiettivo comune: rafforzare i presìdi di etica e trasparenza nelle amministrazioni locali, soprattutto nei contesti più fragili ed esposti al rischio di condizionamenti e infiltrazioni criminali.

L’evento si colloca nell’ambito del percorso avviato con il Protocollo d’intesa sperimentale siglato il 26 giugno 2025 tra ANAC, Prefettura di Foggia, ANCI Puglia e i Comuni di Foggia, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Cerignola e Orta Nova. Un accordo che punta a rafforzare i presìdi anticorruzione e a promuovere la cultura della legalità, anche attraverso attività formative e informative, a partire dalle esperienze maturate nei commissariamenti e dalla necessità di evitare nuove infiltrazioni mafiose. Il nuovo Codice di comportamento nasce proprio da questo lavoro congiunto: una valutazione condivisa dei punti di forza e delle criticità dei regolamenti esistenti, che ha portato all’elaborazione di un testo omogeneo, destinato a essere recepito formalmente dalle amministrazioni coinvolte.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Giuseppe Nobiletti (Presidente della Provincia di Foggia e Sindaco di Vieste), Maria Aida Episcopo (Sindaca di Foggia), Giuseppe Busia (Presidente ANAC), Paolo Giovanni Grieco (Prefetto di Foggia) e Giovanna Bruno (Vicepresidente ANCI Puglia e Sindaca di Andria). I lavori sono stati moderati da Alfredo Mignozzi, Segretario ANCI Puglia e Segretario generale Comune di Foggia)

A seguire contributi significativi da parte di Mons. Giorgio Ferretti (Arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino), Mons. Franco Moscone (Arcivescovo di Manfredonia, San Giovanni Rotondo e Vieste), i giornalisti Paolo Borrometi e Paolo Di Giannantonio e Valentina Donini (docente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, portavoce Forum Governo Aperto).

La presentazione tecnica del nuovo modello di Codice è stata curata da Consuelo del Balzo (Consigliere ANAC), Angelo Caccavone (Viceprefetto di Foggia) e Giacomo Scalzulli (RPCT Comune di Manfredonia). Le conclusioni hanno visto protagonisti i sindaci di Cerignola, Francesco Bonito, Manfredonia, Domenico La Marca,  Orta Nova, Domenico Di Vito e la Vicesindaca di Monte Sant’Angelo, Rosa Palomba, che hanno testimoniato l’importanza di questo percorso per la rinascita della fiducia tra cittadini e amministrazioni locali.

Con questa iniziativa, ANCI Puglia ribadisce il proprio impegno insieme ad Anac, nel sostenere i Comuni più fragili, accompagnandoli nella ricostruzione di trasparenza, dignità amministrativa e coesione sociale, in stretta collaborazione con le istituzioni nazionali e territoriali.

Per il Presidente Anac Giuseppe Busia:“Serve un nuovo modello di Codice di comportamento, fondato sulla condivisione della cultura dell’integrità e sulla forza dell’etica e della trasparenza. Il Codice, rivolto ai dipendenti pubblici chiamati a operare nei Comuni post-scioglimento, integra strategie di prevenzione della corruzione per garantire maggiore trasparenza e un dialogo aperto con la cittadinanza. Nasce dall’impegno congiunto di numerosi amministratori locali, insieme ad ANAC e ad ANCI Puglia, per rafforzare la lotta alle mafie e spezzare i legami con le infiltrazioni criminali che hanno determinato gli scioglimenti. In questo percorso, il Foggiano si propone come laboratorio di innovazione istituzionale e amministrativa. Nei Comuni sciolti per mafia, il sostegno di altre amministrazioni con comprovata esperienza e professionalità può rivelarsi uno strumento prezioso per diffondere buone pratiche e consolidare la rinascita della fiducia”.

Giovanna Bruno, Vicepresidente Anci Puglia, ha evidenziato che: “Trasparenza, sicurezza e legalità sono condizioni fondamentali per ricostruire fiducia e coesione sociale, soprattutto nei Comuni più esposti al rischio di infiltrazioni criminali e in quelli che hanno vissuto lo scioglimento per mafia. La legalità va consolidata con trasparenza ed etica pubblica e con la formazione dei dipendenti. Il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il regolamento sulle stazioni appaltanti e i protocolli territoriali – come quello firmato a Foggia con ANAC e Prefettura – rappresentano passi concreti per rafforzare i presìdi anticorruzione e contrastare le infiltrazioni negli appalti. Accanto agli strumenti normativi, ANCI Puglia crede nel valore delle iniziative culturali che restituiscono fiducia e promuovono cittadinanza attiva. La vera forza delle nostre democrazie locali sta nella capacità di fare rete tra istituzioni e comunità: solo così legalità e trasparenza diventeranno valori condivisi e pratiche quotidiane.”

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