La Dragon Boat, canoa della riabilitazione e della vita

La Dragon Boat, canoa della riabilitazione e della vita
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Il mare è vita, salute e benessere psico fisico. Da alcuni mesi, nel weekend, le azzurre acque del mare sipontino, vengono solcate dalla “Dragon Boat” una canoa della lunghezza di dodici metri, sulla cui prua è stato issato, in bella vista, la testa di un drago, che nella cultura cinese è simbolo di forza, saggezza, prosperità e buona fortuna.
Tale imbarcazione è stata acquistata dalla UISP aps Foggia Manfredonia Comitato Territoriale, grazie ai fondi raccolti con la manifestazione annuale “Camminata in Rosa”, con una precipua finalità riabilitativa afferente coloro che, sfortunatamente, sono stati attinti, loro malgrado, da una patologia oncologica, soprattutto donne con hanno vissuto la triste esperienza del cancro al seno.
A bordo della stessa, prendono posto venti vogatori, un capovoga ed un tamburino che detta il ritmo ai vogatori minuti di un solo remo che, quindi, pagaiano conferendo, conseguentemente velocità e navigazione alla canoa. Si percorrono lunghe distanze in mare, quindi dalla punta dalla sede della Lega Navale Italiana Sezione di Manfredonia, alla punta del porto di Levante, sono all’Acqua di Cristo e ritorno.
Un paio di ore di attività fisica finalizzato soprattutto per le donne operate al seno e che hanno subito l’asportazione dei linfonodi ascellari di evitare il linfedema, quindi l’accumulo di linfa nel braccio con conseguente dolore e gonfiore. È un drenaggio linfatico che si ottiene principalmente grazie al nuoto o pagaiando con il remo.
Ma è soprattutto un grande momento di evasione dai momenti tristi e di grande condivisione. Vi è ancora tanto da fare per sensibilizzare ulteriormente il tema e la lodevole l’iniziativa per avvicinare ancora più persone a questa attività sportiva che fortifica il fisico, il morale e le menti della persone fortemente provate da esperienze drammatiche.
Antonio Castriotta