Joseph Splendido: «Il De Lellis non è più un nosocomio, ma un porto insabbiato»

Joseph Splendido: «Il De Lellis non è più un nosocomio, ma un porto insabbiato»
«Ho potuto verificare personalmente, durante la mia visita, il livello di confusione e inefficienza dell’ospedale San Camillo De Lellis di Manfredonia, divenuto un cantiere a cielo aperto senza soluzione di continuità».
Comincia così l’intervento del consigliere regionale della Lega, l’avvocato Joseph Splendido, vice coordinatore regionale e coordinatore provinciale per la Capitanata del partito di Matteo Salvini, da sempre attento alle emergenze e alle fragilità del mondo della sanità e della cura.
“Da mesi i cittadini sono costretti a spostarsi a San Giovanni Rotondo o addirittura nel Molise, scegliendo il privato, per un semplice esame diagnostico. – prosegue il legale foggiano – L’Asl di Foggia, con la solita magnificenza pre-elezioni, aveva annunciato il posizionamento di un tavolo radiologico nei locali dell’ex mensa. Ovviamente nulla di tutto ciò è pronto, essendo i lavori appena cominciati. Che dire dell’altro tavolo previsto negli spazi del pronto soccorso del presidio ospedaliero, che doveva essere disponibile entro la fine di agosto? E della sala operatoria delle prestazioni chirurgiche ed ortopediche inibita per assenza di climatizzazione? Il De Lellis non è più un nosocomio, ma un porto insabbiato, impraticabile per tutti i pazienti e implacabile per chi ha bisogno di veder garantite delle cure gratuite.
La cittadinanza aspetta ancora le nuove apparecchiature nel presidio ospedaliero del San Camillo De Lellis, acquistate complessivamente per 350mila euro, il management della Asl di Foggia dovrebbe dimettersi per manifesta insipienza e per aver violato ormai sistematicamente il diritto alla salute dei manfredoniani e delle manfredoniane. Dopo il tragico incidente sulla Sp58 ‘Le Matine’, la direzione della Asl di Foggia dovrebbe chiedersi se è in grado di assumersi l’impegno della salute di un intero territorio. Ci sono responsabilità specifiche della Asl in quella corsa verso la morte da parte dell’ambulanza? I cittadini non possono essere abbandonati alla improvvisazione e all’improntitudine”.