Il Parcheggio Rosa: un diritto negato a Manfredonia, il post di un lettore

Un recente post di un utente su Facebook ha sollevato un grido di denuncia da parte dei cittadini di Manfredonia riguardo al “pass rosa”, un contrassegno per gestanti e neo-genitori. Ciò che emerge è una situazione paradossale: i residenti possono richiedere e ottenere questo permesso, ma non possono utilizzarlo all’interno del proprio comune. Il diritto al parcheggio è per le donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni.
Secondo quanto riportato, sebbene l’articolo 188-bis del Codice della Strada garantisca la validità del pass rosa in tutti i comuni italiani, a Manfredonia la sua applicazione è bloccata. Possibile? La ragione sarebbe la mancanza di una regolamentazione comunale che definisca la collocazione degli stalli rosa o che autorizzi l’utilizzo gratuito degli stalli blu per i possessori del contrassegno.
Il post accusa l’amministrazione comunale di Manfredonia di non conoscere a fondo la faccenda nonostante la sua importanza. Si spera presto gli organi competenti possano intervenire per garantire questo importante diritto. Spesso di parla di calo demografico ma se non si parte dalle piccole cose che potrebbero semplificare la vita delle gestanti, diventa dura.
Ecco il post del lettore:
Ecco cosa è indicato all’Art. 188 bis. del Codice della Strada.
Sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni
1. Per la sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni gli enti proprietari della strada possono allestire spazi per la sosta, mediante la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di tali soggetti secondo le modalità stabilite nel regolamento.
2. Per usufruire delle strutture di cui al comma 1, le donne in stato di gravidanza o i genitori con un bambino di età non superiore a due anni sono autorizzati dal comune di residenza, nei casi e con le modalità, relativi al rilascio del permesso rosa, stabiliti dal regolamento.
3. Chiunque usufruisce delle strutture di cui al comma 1, senza avere l’autorizzazione prescritta dal comma 2 , o ne fa uso improprio è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 87 a euro 344.
4. Chiunque, pur avendone diritto, usa delle strutture di cui al comma 1 non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell’autorizzazione prescritta dal comma 2, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 42 a euro 173.