Il mercato delle batterie non ricaricabili assisterà a un’enorme crescita entro il 2029
Secondo le analisi svolte da HTF MI, il mercato delle pile non ricaricabili è destinato a subire una forte impennata nei prossimi sei anni.
La crescita prevista non è certo fine a se stessa, ma derivante dall’aumento della domanda in mercati affini che vedono lo sviluppo di tecnologie, smart e non, sempre più spesso alimentate da batterie AA al litio primario o alcaline.
Partendo dallo studio e dall’analisi delle tendenze e dei driver di crescita, nonché profilando gli attori principali del settore, ossia i marchi più noti, la ricerca offre un quadro definito di quello che gli operatori del settore potranno aspettarsi da qui al 2029.
- Batterie non ricaricabili: quali sono
Quando si parla di batterie non ricaricabili si fa riferimento alle classiche pile utilizzate, tanto in ambito domestico quanto in quello lavorativo e industriale, per alimentare una vasta gamma di dispositivi, tra cui telecomandi, fotocamere e apparecchi medici portatili.
Tra queste, le più utilizzate sono le batterie AA, ossia le stilo, caratterizzate da un formato standard e composizione chimica variabile. A seconda dei metalli utilizzati per la loro produzione, si distinguono pile:
- alcaline;
- al litio cloruro di tionile;
- al litio diossido di manganese;
- al litio disolfuro di ferro e altre ancora.
Chi ne ha bisogno per alimentare i propri dispositivi, può visionare la vasta gamma di batterie AA sul sito di RS, leggere le dettagliate schede tecniche ed effettuare l’acquisto online, scegliendo quelle più adatte alle proprie esigenze.
- Batterie alcaline e al litio: quali sono le migliori
Batterie alcaline e batterie al litio primario sono due tipologie di pile molto performanti, adatte ai differenti usi.
Le alcaline presentano costi più contenuti, una buona densità di carica e un livello di scarica medio; diversamente da queste, le pile al litio offrono livelli di scarica molto bassi, densità di carica maggiore, ma anche costi superiori.
Queste caratteristiche rendono le prime più adatte a un utilizzo domestico, per alimentare dispositivi a basso consumo energetico che necessitano di rimanere accesi a lungo; le seconde risultano invece adatte anche a un utilizzo in ambito professionale, nonché per alimentare apparecchi che necessitano di tempi di scarica più lenti e di maggiore carica.
- Batterie al litio primario e secondario
Quando si parla di batterie al litio, è importante non confondere il litio primario con il litio secondario.
Le pile oggetto dello studio pubblicato dalla HTF MI sono esclusivamente quelle non ricaricabili, dunque al litio primario.
Con il termine “litio secondario” si fa riferimento invece alle batterie ricaricabili, meglio conosciute come batterie agli ioni di litio e utilizzate principalmente per alimentare dispositivi portatili, come gli smartphone e i tablet, e i veicoli elettrici.
In commercio da qualche tempo è possibile trovare anche pile AA agli ioni di litio, ricaricabili attraverso USB-C.
- A chi è rivolto lo studio
Lo studio sul mercato delle batterie non ricaricabili è rivolto principalmente agli operatori del settore e agli investitori.
Mentre ai primi offre l’opportunità di valutare le opportunità offerte dai vari territori presi in esame, ossia Nord e Sud America, Europa, Asia del Pacifico, Africa e Medio Oriente, ai secondi permette di avere una visuale ampia sull’andamento previsto per il mercato nei prossimi sei anni, nonché sulle scelte operative dei principali operatori del settore.