Il Casarano batte anche il Manfredonia 3-2

Il Casarano batte anche il Manfredonia 3-2
È come un caterpillar il Casarano, che dopo la sconfitta in casa della Fidelis del 8 dicembre ha solo ottenuto vittorie eclatanti e qualche pareggio, tenendo in solitaria la prima posizione di classifica da tempo e distanziando la diretta concorrente Nocerina di 7 punti a 4 gare dalla fine del campionato.
Vittoria doveva essere e vittoria e’ stata. Al Capozza, è capitolato prevedibilmente anche il Manfredonia Calcio, giunto in terra salentina con qualche buona speranza, avendo da oltre un mese, realizzato una buona serie di risultati positivi con pareggi ottenuto contro squadre blasonate e vittorie importanti per risalire la classifica deficitaria.
Un pareggio avrebbe potuto essere alla portata, pensando alla partita dell’andata nella quale era finita in pareggio ma il Manfredonia avrebbe meritato la vittoria, se avesse giocato tutta la gara in 11. Elemento di novità nello schieramento iniziale mandato in campo da Mr Cinque, la presenza del portiere classe 2005, Scarpato tra i pali con De Luca richiamato “alle armi”, dopo diverse giornate di inutilizzazione.
Alessio Porzio questa volta tenuto a riposo. Nel primo tempo il Casarano regola parzialmente la pratica con due reti e potrebbe incrementare il bottino trovando sulla sua strada uno Scarpato in gran forma.
Ma il Manfredonia recrimina per un calcio di rigore non concesso dal direttore di gara al 10 pt per fallo subito in area da Calemme. Chissà che svolta avrebbe preso la gara in caso di vantaggio ospite, nessuno potrà dirlo. Nella ripresa, al 7′ arriva la terza rete del Casarano su calcio di rigore segnato da Loiodice.
Il Manfredonia, sotto di tre goal, non si arrende, si compatta e decide, come accaduto per il secondo tempo di Gravina, di provare ad giocare alla pari, a viso aperto e non solo aspettando l’avversario cercando di sorprenderlo sulle ripartenze.
Tattica premiante, che consente al Manfredonia di impensierire non poco il Casarano, soprattutto dopo il goal (forse fantasma) di De Luca e poi quello di Puzirevskis al 42′ che ha mandato in tilt il Casarano e fatto pensare alla possibilità concreta di un possibile pareggio, tanto il Manfredonia aveva schiacciato il pedale dell’acceleratore credendoci sino all’ultimo secondo prima del triplice fischio.
Quello che emerge statisticamente è che il Manfredonia, talune volte deve prima subire, per poi rimettere le cose apposto. In sostanza manca il giusto approccio emotivo e proposito alla gara per non dico per la totalità dei 90 minuti ma quanto meno per una settantina.
È lapalissiano che i ragazzi abbiano deciso di salvarsi, lo si comprende chiaramente. In queste ultime 4 gare serviranno 4 vittorie ma soprattutto un approccio dirompente, aggressivo e propositivo sui due tempi di gioco o quasi, quanto meno possibilmente.
Compattezza, forza, determinazione e voglia di raggiungere l’obiettivo. Le dirette concorrenti non sono qualitativamente più forti del Manfredonia Calcio. La salvezza è alla portata.
di Antonio Castriotta