Il 29 ottobre ricorre la nascita del “mito” Rino Gaetano
Manfredoniani. Agapito con il suo modo di fare, spesso camminava stanco. Ricordo la doppia apertura della sala d’aspetto ,dove la gente ci viveva lì a chiacchierare, specialmente i vecchietti, ma anche persone che rimanevano in codesto luogo a passare il tempo nell’inverno freddo e noiso , di umido fatto di folate gelide e di sere disperse nel buio ammutolito,poi c’era la biglietteria ,c’erano gli operatori ferroviari e il bigliettaio che fumavano mentre aspettavano l’ ultimo treno.
Io ero molto curioso , osservavo tutto per poi scriverle , immagini varie, mi piaceva scrivere già poesie e testi per canzoni,canticchiando motivetti con la mia voce ancora incerta. Dopo qualche anno il più bel regalo che ricevetti in vita, da mia madre e mio padre,una chitarra tutta per me .Iniziai presto a prendere lezioni per imparare a suonare ,dapprima fu il mio amico di nome Pasquale ,primo maestro ,poi con qualche professore di musica,ma infine decisi di avventurarmi da solo come a comporre canzoni,non ero fatto per la musica classica, ma ero nato per essere un estroso bravo autodidatta,fuori dagli schemi convenuti della teoria,ero nato per cantare, con la testa di fare tutto a modo mio, in quegli anni dove il cielo era più chiaro .
Articolo Di Claudio Castriotta