Spettacolo Italia

I 15 film di Natale più belli per grandi e piccini

  1. Mamma ho perso l’aereo
    Sembra incredibile che siano già passati 30 anni da quando il film di Chris Columbus è uscito nelle sale. Ancora oggi, l’urlo di mamma Kate sull’aereo, “Kevin!” rimane una delle scene più memorabili del cinema. E l’avventura del piccolo Kevin McCallister, interpretato da Macaulay Culkin, alle prese con due ladri piuttosto maldestri e pasticcioni (Joe Pesci e Daniel Stern) fa ridere ancora adesso, anche se è trascorso più di un quarto di secolo. Appuntamento immancabile del Natale, come pure il sequel, Mamma ho riperso l’aereo – mi sono smarrito a New York, girato due anni più tardi.

2. Una poltrona per due
Un classico film di Natale che più classico non si può, quello diretto da John Landis nel 1983, interpretato da Eddie Murphy e Dan Aykroyd, che è una rilettura moderna de “il ricco e il povero”: un agente di cambio e un senzatetto imbroglione incrociano le loro vite per caso e, dopo un periodo di iniziale diffidenza, capiranno che l’amicizia non conosce denaro. Una vera favola di Natale.

3. The Family Man
Un’altra fiaba natalizia in chiave contemporanea è quella del film diretto, nel 2000, da Brett Ratner, in cui Jack Campbell, alias Nicholas Cage, un ricco uomo d’affari di Wall Street, viene catapultato, per una specie di incantesimo, in una vita parallela, dove alla sua esistenza agiata e dissoluta, caratterizzata però dalla solitudine, si contrappone la quotidianità di una famiglia, la compagnia di una moglie e dei figli. Jack comprenderà che, in fondo, è proprio quella la sua dimensione, così, quando tornerà a vivere la sua vita da single, farà di tutto per riconquistare quella famiglia che ha avuto, seppur per poco tempo. Il finale lascia aperta la speranza… il film non può essere considerato un vero e proprio remake, ma ha senz’altro preso spunto da La vita è meravigliosa di Frank Capra, altro grande classico natalizio.

4. Polar Express
Il film di animazione diretto nel 2004 da Robert Zemeckis è un altro inno al potere dei sogni e alla speranza: un bambino di dieci anni che non crede a Babbo Natale sale su un misterioso treno a vapore, il Polar Express, che lo condurrà, con altri compagni d’avventura, fino alla casa del mitico personaggio, al Polo Nord.

5. Miracolo sulla 34a strada
Remake dell’omonimo film del 1947, diretto da George Seaton, Miracolo sulla 34a strada è un film del 1994, in cui Richard Attenborough veste i panni di un magnifico Babbo Natale, che cerca di convincere la piccola Susan della sua esistenza. Anche se Kris, questo il suo nome nel film, fa il Babbo Natale in un grande centro commerciale, cerca di far capire alla bambina che deve avere fiducia in lui e nella sua figura, e cominciare a crederci davvero. Susan lo ascolterà, e capirà che Kris/Babbo Natale ha sempre avuto ragione, quando i suoi desideri, quelli di avere un papà, una casa e un fratellino, si avvereranno.

6. Jack Frost
Molto commovente e ricca di significati la trama del film diretto da Troy Miller nel 1998, con Michael Keaton nei panni di un papà-pupazzo di neve. Jack Frost è spesso impegnato con la sua band in tournée, al termine delle quali torna però a casa dai suoi affetti più cari, la moglie Gabby e il figlioletto Charlie. Un giorno, però, accade una tragedia: rifiutandosi di andare a uno spettacolo con la sua band, Jack ha un incidente d’auto mentre rientra a casa, e muore a causa di una tempesta di neve che riduce la visibilità. Charlie, che ha ora 12 anni, rimasto senza il papà, costruisce un pupazzo col quale comincia a parlare. Il pupazzo risponde con la voce di Jack. Charlie, ritrovando così la presenza del padre, recupera anche la serenità e la voglia di andare avanti con la sua vita, consapevole che Jack sarà sempre con lui.

7. Il Grinch
L’antitesi del Natale per eccellenza è invece diventato uno dei punti fermi della tradizione natalizia: il Grinch che odia il Natale, è in realtà la raffigurazione perfetta di quello che l’umiliazione inflitta dalle altre persone possa avere sull’animo umano. Raccontato come una fiaba (e in effetti lo è, essendo un racconto in rima scritto nel 1957 dal Dr. Seuss), in realtà è una fortissima allegoria della società umana, che parla di bullismo, alienazione ma anche riscatto e umanità.

8. I Gremlins
Il film del 1984  diretto da Joe Dante (con la sceneggiatura di Chris Columbus e la produzione di Steven Spielberg) ha terrorizzato e affascinato un po’ tutti, grandi e piccoli. I piccoli mostriciattoli che si riproducono bagnandosi e spargono il terrore in città rappresentano il contrario di tutto ciò che, iconicamente, è natalizio: niente bontà né lieto fine, non a caso la pellicola ha vinto, tra gli altri riconoscimenti, un Saturn Award nel 1985 come miglior horror. Ancora oggi, però, rimane un grande classico “spaventoso” delle feste.

9. Elf
Divertente, spiritoso, delicato, il film di Jon Favreau del 2003 racconta di Buddy, orfanello che finisce accidentalmente nel sacco dei giocattoli di Babbo Natale e si ritrova al Polo Nord, crescendo assieme agli elfi suoi aiutanti. Solo una volta diventato adulto Papà Elfo è costretto a confessargli che il suo vero padre, mai venuto a conoscenza della nascita del figlio, abita a New York, dove è il capo di una famosa casa editrice. A Buddy non resta che partire, vestito da elfo, per la Grande Mela, alla ricerca del padre Walter. Lungo il cammino incontrerà anche l’amore.

10. A Christmas Carol
Un altro classico immancabile del Natale è l’adattamento cinematografico del Canto di Natale di Dickens, la storia di redenzione di Ebenezer Scrooge, avaro e scorbutico vecchio, che proprio la sera della viglia di Natale riceve la visita dello spirito di Jacob Marley, ex socio morto sette anni prima, costretto a trascinare dietro di sé pesanti catene, eredità dell’avidità e dell’egoismo avuti in vita. Scrooge, preoccupato che possa avere lo stesso destino una volta morto, chiede all’amico come potersi salvare: la chiave è nella visita che, di lì a poco, faranno al vecchio tre spettri, quelli del Natale passato, del Natale presente e del Natale futuro. Finalmente, Scrooge imparerà la lezione, dedicandosi finalmente all’umanità e accantonando la sua avarizia.

11. Natale in affitto
Davanti alla prospettiva di passare un altro Natale da solo, Drew torna in pellegrinaggio nella sua casa d’infanzia e decide di “affittare” per le feste la famiglia di sconosciuti che nel frattempo vi si è insediata. Li pagherà 250 mila dollari, a patto che fingano di essere per lui una madre, un padre e un fratello minore. Il nonno viene invece assoldato da una compagnia di teatro amatoriale. Ma Drew non ha fatto i conti con la sua “sorellastra” Alicia, legittima figlia dei suoi non genitori, che, tornata a casa la vigilia di Natale, vorrebbe mettere fine alla farsa.

12. Fuga dal Natale
La prima domanda che ci siamo posti dopo avere visto questo film, non poteva essere che una: c’era bisogno di un altro film sul Natale?. Forse no.
Comunque i presupposti per un intrattenimento interessante ci potevano essere tutti. Una sceneggiatura tratta da un racconto di John Grisham in licenza, Dan Aykroyd che torna a cantare (solo per 3 minuti), l’attitudine anti-natalizia dei protagonisti. Sfortunatamente la mano di Joe Roth, dopo avere realizzato l’inconsistente I perfetti innamorati (malgrado l’aureo cast), anche questa volta non convince, facendosi trasportare da un plot debole, soprattutto nella seconda parte.

13. Santa Clause
Scott Calvin, dirigente di una ditta americana di giocattoli, divorziato da Laura trascorre la vigilia di Natale col figlioletto Charlie, leggendogli una favola su Santa Clause, sulla cui esistenza il piccolo nutre dubbi instillatigli dalla mamma e da Neal. Un rumore sul tetto fa uscire Scott in strada appena in tempo per veder precipitare dal tetto Babbo Natale, che muore. Indossata la casacca per il freddo e dopo essere salito con Charlie a bordo della slitta di Santa Clause, Scott, dopo avventurose discese si ritrova al Polo Nord, dove Bernard, il più anziano dei folletti che gestiscono il regno di Babbo Natale gli comunica che ormai è lui il nuovo Babbo Natale..

14. La storia di Babbo Natale
Molte centinaia di anni fa, un anziano falegname di nome Claus viveva con la moglie in un piccolo villaggio e amava lavorare il legno per costruire giocattoli da donare ogni Natale ai bambini del suo villaggio e di quelli circostanti. La notte di Natale per raggiungere i bambini degli altri villaggi attraversa la foresta, accompagnato dalla moglie Anya, con la sua piccola slitta trainata dalle sue due renne Donner e Blitzen. Durante la traversata del bosco si imbatte in una tremenda tormenta di neve e nel mezzo della bufera perde i sensi così come la sua povera moglie e le sue renne ormai stanche ed affaticate. Al loro risveglio i due vengono accolti da un gruppo di strani ometti con sgargianti vestiti colorati che subito si rivelano essere elfi.

15. Un magico Natale
Una madre di famiglia, delusa dalla vita, non riesce più a sentire lo spirito del Natale. La sua bambina ne soffre e chiama in aiuto Babbo Natale e l’angelo custode. Una torta natalizia disneyana che ucciderebbe anche un afflitto da leggero diabete. Per fortuna c’è Stanton, il Santa Claus più eterodosso della storia del cinema. 

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Redazione

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