“Giunto il tempo di analizzare ciò che è accaduto e le cause che hanno determinato questo drammatico evento”
“Giunto il tempo di analizzare ciò che è accaduto e le cause che hanno determinato questo drammatico evento”
I LIMITI DEL SILENZIO
Abbiamo osservato un rigoroso silenzio, in merito alla grave vicenda della villa comunale, in segno di sentito rispetto per il nostro concittadino, che lottava, suo malgrado e senza alcuna responsabilità, per la sopravvivenza, su di un letto d’ospedale.
Colpevole di essersi recato, in uno spazio pubblico, in un pomeriggio della festa patronale, per scambiare serenamente due chiacchiere con amici.
Ignaro del fatto che, in quella semplice circostanza, sarebbe precipitato un ramo di notevoli dimensioni.
Ora, dopo questo tragico epilogo, non possiamo più tacere. E’ giunto il tempo di analizzare attentamente ciò che è accaduto e le cause che hanno determinato questo drammatico evento.
Ci sottrarremo alla logica del silenzio, che tende pregiudizialmente a considerare il tutto come una triste ed inevitabile fatalità.
Ci faremo sentire in maniera diffusa ed agiremo, conseguentemente, in ogni sede istituzionale, che ci compete.
Rigettiamo qualunque forma di rassegnazione.
Non possiamo accettare l’idea che residui il benché minimo dubbio, in termini amministrativo-municipali, in ordine a CIÒ CHE POTEVA ESSERE FATTO ED INVECE NON LO È STATO.
Non accogliamo decisamente la possibilità che un’eventuale, ulteriore, incuria(gli esempi non mancano, così come dimostrato dai casi in cui il Comune è condannato a risarcire danni, per ragioni disparate)abbia causato, questa volta, addirittura un decesso.
La comunità merita di sapere e di conoscere tutti gli aspetti di un evento, che incide,comunque,sulla fiducia e sull’affidamento della collettività nell’istituzione locale e nell’efficienza della sua azione, a salvaguardia dell’INTERESSE GENERALE.
Dobbiamo essere onesti anche intellettualmente. Ciò che si è verificato induce a comprendere ancor di più quanto radicata sia la disaffezione della comunità nei confronti delle strutture che gestiscono la cosa pubblica, non riuscendo a salvaguardare neanche il bene primario della vita.
Ugo Galli Consigliere Comunale di Manfredonia