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Giulia Tramontano, Impagnatiello vuota il sacco e racconta tutto

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Giulia Tramontano, Impagnatiello vuota il sacco e racconta tutto

Nel giorno dell’interrogatorio, ad un anno dall’omicidio, Alessandro Impagnatiello vuota il sacco e racconta tutto sull’omicidio della sua fidanzata Giulia Tramontano.

“Ora sono una persona lucida. Dalla notizia della gravidanza, invece, ho vissuto un’altalena confusionale.

Da una parte c’era la gioia per la costruzione di una famiglia con Giulia, dall’altra parte invece motivazioni personali e di coppia che facevano da ostacolo”

Il racconto di quei drammatici momenti.

Impagnatiello è a casa quando Giulia rientra “in un clima non agitato, ma freddo”. “Parlammo un quarto d’ora, ma c’era ben poco da dire oltre a trovare l’ennesima giustificazione o raccontare false verità”, “un momento” da affrontare “con totale vergogna” per quanto era accaduto “perché Giulia, era il mio futuro e quel bambino era il mio piccolo”.

L’omicidio di Giulia Tramontano raccontato da Alessandro Impagnatiello

“Giulia mi ignora. Io mi muovo, vado verso la cucina, vedo che c’era questo coltello con cui stava tagliando delle verdure”, mentre era china in soggiorno per prendere un cerotto da un cassetto in basso di un mobile in quanto si era tagliata e “mi metto immobile alle spalle in attesa che si rialzi per tornare in cucina, l’ho colpita all’altezza del collo, ma non so con quanti colpi. Lei prima si è voltata”.

I momenti dopo l’omicidio

“Era come se cercassi di nascondermi e di nascondere tutto ciò che si era manifestato quella sera. Quindi, avvolto completamente da uno strato di insensata follia, di illogica, di pazzia totale, tentai di far sparire, letteralmente sparire, il corpo di Giulia. Tentai di dare fuoco al corpo di Giulia, utilizzando prodotti infiammabili per fare le pulizie”

Poi un susseguirsi di “cantina, box e box e cantina”, quasi con la speranza di essere scoperto.

La nuova confessione shock di Impagnatiello dopo l’omicidio Tramontano: “Sono andato a pranzo da mia mamma con l’auto, a bordo c’era il corpo di Giulia”.

L’avvelenamento, c’è la confessione

“Sì, l’ho avvelenata. In due occasioni le ho somministrato un singolo grammo di questo topicida nel sonno mentre dormiva”. In che modo? “Nel letto, nella bocca di Giulia semiaperta, leggermente aperta nel sonno”,

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